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Il Comune concede un immobile per donne vittime di violenza

7 di 8.234 Il Comune di Rimini concede un proprio immobile destinato a diventare casa per le donne vittime di violenza

repertorio

Il Comune di Rimini, che partecipa in qualità di partner al progetto “Re-inventare il futuro: percorsi contro la violenza”, mette a disposizione gratuitamente, quale contributo per la partecipazione al progetto, un proprio immobile destinato ad essere casa di semi autonomia per le donne vittime di violenza.

La Giunta comunale ha infatti approvato nell’ultima seduta la delibera con cui si aderisce in qualità di partner al progetto “Re-inventare il futuro: percorsi contro la violenza” presentato dal Centro Antiviolenza “Rompi il silenzio “ associazione di volontariato contro la violenza alle donne, in qualità di capofila, a cui hanno aderito l’AUSL, l’Unione dei Comuni della Valmarecchia, la Fondazione En.A.I.P. S. Zavatta, l’associazione Arcobaleno, la Cooperativa Sociale Eucrante, l’associazione Culturale “Mare di Libri”. Mentre il Comune di Rimini concederà l’immobile in comodato d’uso gratuito, il Centro Antiviolenza “Rompi il silenzio” assumerà integralmente l’onere economico relativo ad ogni tipo di utenza e manutenzione ordinaria del locale.

Oltre a questa iniziativa, il progetto presentato da Rompi il silenzio, denominato: “Re-inventare il futuro: percorsi contro la violenza”, che concorre al bando regionale per il contrasto alla violenza di genere, si concretizza attraverso differenti azioni prioritarie: dall’immediato sostegno alla rete di protezione (gli sportelli di ascolto, ospitalità in emergenza) alla formazione delle operatrici, passando per l’indispensabile attività di educazione dei giovani ad una cultura di non discriminazione e di superamento degli stereotipi.

“La rete locale a cui da tempo abbiamo lavorato – ricorda il Vicesindaco Gloria Lisi con delega alle Politiche di genere – si esprime anche nella partecipazione a questo bando che è il segno dello sforzo dell’ intero territorio regionale verso un fenomeno che mette in discussione la concezione stessa del nostro vivere insieme. Dobbiamo aiutare nell’ immediato le donne vittime di violenza e costruire, nel tempo, per le donne e gli uomini di domani, una nuova idea di relazioni affettive, dove non ci sia più spazio per i rapporti di forza, ma al contrario siano il rispetto e la valorizzazione delle differenze ad esserne il segno distintivo.”