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Economia Provincia

Economia: ok la manifattura, male edile e commercio. Bene alternanza scuola-lavoro

di Andrea Polazzi   
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ven 2 dic 2016 15:42 ~ ultimo agg. 3 dic 10:01
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Dai dati della congiuntura economica relativa al terzo trimestre 2016, resi noti dalla Camera di Commercio di Rimini, emerge un quadro positivo per l’industria manifatturiera che vede la produzione in aumento del 2,7% rispetto allo stesso trimestre 2015 e il segno più anche per il fatturato (+1,6%) mentre segnano ancora il passo edilizia e commercio. La prima, ormai in trend negativo da anni, vede un calo del fatturato dello 0,3 % comunque inferiore a quello regionale dello 0,8 mentre per il commercio le cose vanno ancora peggio con una contrazione delle vendite del 2,3% che pone la provincia riminese al terzultimo posto in regione dietro solo a Ferrara e Reggio Emilia.

Le imprese attive iscritte alla Camera di Commercio di Rimini al 30 settembre sono 34.569, con un incremento di 49 (+0,1%) rispetto al settembre dello scorso anno. Rimini è l’unica provincia in regione a riportare un lieve aumento di imprese attive, a fronte di una variazione media regionale del -0,5%. Anche il saldo delle imprese iscritte e cessate, nei primi nove mesi dell’anno, è positivo: +141 (2.024 iscritte e 1.883 cessate).

In termini di occupazione, le assunzioni previste in provincia nel 2016 sono in totale 11.280 (+0,9%) e ben 9.610 sono nel settore dei servizi (l’85% del totale) con una crescita del 10,8%. 840 invece le assunzioni previste per industria e costruzioni (+9,1%) e 820 nel commercio (+1,2%).

Note positive arrivano alla voce “alternanza scuola – lavoro”.  Per Rimini si evidenzia un primo posto in regione per imprese che hanno ospitato nel 2015 studenti in percorsi di “alternanza scuola lavoro” con il 16,5% (media Emilia-Romagna 11,9%) e un terzo posto in Italia tra le province, per imprese che hanno previsto di ospitare studenti “in alternanza” per il 2016 dopo Cuneo e Ravenna, ancora con un buon 15,3% delle imprese (dato previsionale).
A determinare il 16,5% del 2015 ha inciso maggiormente il 17,1% delle imprese del settore Servizi (in particolare Turismo 25,1%, Commercio 14,6%, Servizi alle persone 12,3% e alle imprese 10,2%), poi il 15,3% dell’Industria in senso stretto e 12,5% nelle Costruzioni.

Come spiegato dal presidente Fabrizio Moretti oggi, quella odierna potrebbe essere stata l’ultima conferenza stampa della Camera di Commercio di Rimini che dal 2017 si fonderà con quella di Forlì – Cesena.


La sintesi dell’indagine congiunturale a cura dell’ufficio stampa Camera di Commercio

È in corso un importante monitoraggio relativo alle previsioni di assunzione IV° trimestre 2016 e
I° trimestre 2017 nell’ambito della diciannovesima edizione del Progetto Excelsior. Il questionario è snello e contiene una sezione Alternanza scuola-lavoro; invitiamo quindi le imprese del territorio a collaborare per questa indagine obbligatoria. I temi connessi al Progetto (excelsior.unioncamere.net), in particolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, sono destinati a diventare sempre più strategici sia per l’analisi economica che per le attività che il sistema camerale sarà chiamato a svolgere per avvicinare il mondo delle imprese e quello della formazione scolastica.
Dal 2009 la Camera di Commercio di Rimini investe fortemente nel progetto “La Città dei Mestieri: un ponte tra scuola e impresa” per realizzare brevi attività di cultura del lavoro nelle classi delle scuole secondarie di primo grado del territorio e farne conoscere ai ragazzi le opportunità, orientandoli sui settori economici più importanti nelle scelte formative successive. Fondamentali le testimonianze dirette degli imprenditori ovvero “il lavoro spiegato da chi lo fa”. Al termine della ricerca Unioncamere e le singole Camere di commercio renderanno noti, in forma anonima e aggregata, i risultati ottenuti. Per Rimini si evidenzia un primo posto tra le province in regione per imprese che hanno ospitato nel 2015 studenti in percorsi di “alternanza scuola lavoro” con il 16,5% (media Emilia-Romagna 11,9%) e un terzo posto in Italia tra le province, per imprese che hanno previsto di ospitare studenti “in alternanza” per il 2016 dopo Cuneo e Ravenna, ancora con un buon 15,3% delle imprese (dato previsionale).
A determinare il 16,5% del 2015 ha inciso maggiormente il 17,1% delle imprese del settore Servizi (in particolare Turismo 25,1%, Commercio 14,6%, Servizi alle persone 12,3% e alle imprese 10,2%), poi il 15,3% dell’Industria in senso stretto e 12,5% nelle Costruzioni.

In tema di congiuntura l’economia nel 3° trimestre 2016 è caratterizzata dai buoni risultati del settore manifatturiero (in ripresa dall’inizio dell’anno) e dalle difficoltà che continuano nell’edilizia e nel commercio.

CONGIUNTURA MANIFATTURIERA – positiva
La produzione registra uno sviluppo del 2,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (terzo incremento più alto in regione), il fatturato dell’1,6% e gli ordini dell’1,1% (in regione rispettivamente +1,8% / +1,4% / +1,1%). Fatturato e ordini esteri aumentano a loro volta; la domanda interna è cresciuta allo stesso ritmo di quella estera. In ripresa anche l’artigianato: produzione +1,3%, fatturato +0,6% e ordini +0,7% (a livello regionale +0,7% / +0,3% / +0,2%). Le dinamiche estere del fatturato (+3,9%) e degli ordini (+2,6%) giocano un ruolo fondamentale nella crescita di fatturati e ordini complessivi del settore artigianato.

CONGIUNTURA EDILE – negativa
Il fatturato delle Costruzioni registra una diminuzione dello 0,3% rispetto al 3° trimestre 2015, inferiore al calo regionale (-0,8%); la flessione riminese è la più contenuta tra quelle delle province emiliano-romagnole (6 diminuzioni su 9). Fatturato in calo anche nelle imprese artigiane (-0,4%) mentre una variazione negativa maggiore caratterizza l’Emilia-Romagna (-1,1%).
CONGIUNTURA COMMERCIO – negativa
Le vendite al dettaglio mostrano una diminuzione del 2,3% rispetto al 3° trimestre 2015 (peggiori solo Ferrara e Reggio Emilia); negli ultimi dieci anni gli incrementi annui sono stati registrati solo nei primi trimestri del 2007, 2011 e 2015. In Emilia-Romagna si riscontra una contrazione più contenuta (-1%).

APPROFONDIMENTO – CONGIUNTURA OCCUPAZIONE
Nei primi nove mesi dell’anno il 18,2% del campione di imprese manifatturiere del territorio ha avuto necessità di assumere personale per creare nuovi posti di lavoro e il 22,8% per fare sostituzioni. Le difficoltà di reperimento delle figure professionali mancanti sono state “abbastanza” per il 47,2% delle imprese; le figure più difficili da reperire sono state gli addetti specializzati (per il 75,6% dei casi), il personale commerciale (33,9%) e quello amministrativo (31,2%). Riguardo al campione del settore commerciale le imprese riminesi che al 30 settembre 2016 hanno avuto bisogno di assumere personale per creare nuovi posti di lavoro sono state il 10,5% e per fare sostituzioni il 17,9%. Il 45,8% delle imprese con necessità di personale ha riscontrato “abbastanza” difficoltà nell’ottenerlo; anche nel commercio queste sono dovute al reperimento di addetti specializzati (nel 95,5% dei casi) e di personale commerciale (53,4%), poi al trovare le figure dei capi reparto (36,5%).

APPROFONDIMENTO – CONGIUNTURA DEL CREDITO – in chiaroscuro
La situazione del credito per il campione di imprese manifatturiere e commerciali (al 30/06/2016) risulta positiva con riferimento all’accesso e negativa rispetto al costo. Il 68,8% delle imprese ritiene adeguati quantità di credito erogabile e tipologia di strumenti finanziari offerti, così come il 66,3% considera adeguati i tempi di valutazione delle richieste di credito; mentre la maggior parte delle imprese ritiene inadeguati il tasso applicato (56,9%), le garanzie richieste (58,9%) e il costo complessivo del finanziamento (63,4%).

Per quanto riguarda la demografia le imprese attive iscritte alla Camera di Commercio di Rimini al 30/09/2016 sono 34.569, con un incremento di 49 (+0,1%) rispetto al 30/09/2015; Rimini è l’unica provincia in regione a riportare un lieve aumento di imprese attive, a fronte di una variazione media regionale del -0,5%. Anche il saldo delle imprese iscritte e cessate, nei primi nove mesi dell’anno, è positivo: +141 (2.024 iscritte e 1.883 cessate).