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Cronaca Provincia

Acquistavano auto con assegni falsi e le rivendevano. Due in manette

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 2 dic 2016 17:25
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Avevano studiato una truffa per acquistare auto con assegni falsi e rivenderle impedendo di fatto alla vittima di poterle recuperare una volta scoperto l’inganno. Ieri, su ordinanza del Gip di Rimini Casadei, i carabinieri riminesi, in collaborazione con i colleghi di Foggia, hanno fatto scattare le manette ai polsi di due uomini di 48 e 54 anni. La denuncia risale al 4 agosto scorso quando la vittima si è presentata ai militari raccontando che, dopo aver messo in vendita la propria auto Ford Kuga su un noto sito di vendite on-line, era stato contattato da un potenziale acquirente che, dopo aver visionato l’auto, aveva perfezionato l’acquisto consegnando un assegno postale da 17.900 euro poi risultato contraffatto. La peculiarità sta però nella rapidità dei truffatori: l’acquirente infatti, consegnato l’assegno falso e approfittando della difficoltà di verificare subito la sua copertura, si recava immediatamente con la vittima ad effettuare il passaggio di proprietà e, divenuto neo proprietario del mezzo, nello stesso giorno, lo cedeva a sua volta ad una terza persona che, in accordo con lui, se ne sbarazzava ad un prezzo di molto inferiore a quello di mercato.
Un doppio passaggio di proprietà tale da rendere l’auto irrecuperabile da parte della vittima. La stessa tecnica è stata utilizzata in altre tre occasioni con la complicità del 48enne foggiano, pluripregiudicato, che si intestava il secondo passaggio di proprietà nonostante non avesse neanche la patente di guida.
Quattro le auto che i due erano riusciti ad acquisire con questo stratagemma (oltre alla Ford Kuga una Peugeot 2008, una Renault Captur ed infine una Lancia Musa) di cui 2 recuperate dai militari nelle province di Foggia e Campobasso. Per i due uomini, ora ai domiciliari, l’accusa è di ricettazione e truffa. Denunciato in stato di libertà per truffa aggravata anche un 41enne, che era colui che materialmente contattava gli inserzionisti sul sito on-line ed acquistava con il titolo falsificato le autovetture.