Rimini-Faro Coop 2-0: "Il buono, il brutto, il cattivo" secondo Baio
RIMINI-FARO COOP 2-0: “IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO” SECONDO BAIO
IL BUONO
Alzi la mano chi alla lettura delle formazioni non abbia provato un brivido lungo la schiena… Niente Ricchiuti, neanche panchina per il capitano che era in dubbio alla vigilia ma che tutti quanti noi auspicavamo almeno in distinta per esorcizzare il recente nefando risultato di Faenza, scaturito (anche) dalla sua assenza. ed alzi la mano chi non ha subito represso anche il susseguente pensiero:
“Sta a vedere che anche oggi…”. E invece no. La linea verde dei biancorossi, quest’oggi è diventata verdissima ed ha dato alcune delle risposte che dall’inizio andavamo cercando sulle alternative che questo organico è in grado di offrire ai 3/4 giocatori definiti imprescindibili. Tanti esordienti o quasi hanno potuto e saputo cogliere l’occasione per mostrare quanto valgano e di poter dire la loro in una squadra dalle rinnovate ambizioni di grande favorita di questo campionato. Mi riferisco ovviamente all’ottimo Filippucci, che ha portato senza brividi la maglia n° 10 sulle spalle, ma anche a Nanni, impeccabile nei panni di vice-Cola, e poi il diligente Mani e finanche il super baby Albini, un 2000 che per poco non ha bagnato l’esordio con un gran gol. Questi talentini fatti in casa saranno e già sono la linfa della rinascita. Avanti Rimini!
IL BRUTTO
Spiacevole la polemica innescata dall’allenatore del Faro in sala stampa nel post partita. Mister Cati ha accusato il suo collega Mastronicola e tutta la squadra del Rimini di antisportività per aver segnato la seconda rete proseguendo un’azione mentre un suo giocatore era a terra, dopo aver subito un colpo alla testa. Premesso che ovviamente l’incolumità delle persone dev’essere prioritaria su qualsiasi cosa, svolgimento del gioco compreso, è però altresì chiaro che la decisione di interrompere il gioco va demandata al giudice di gara per evitare troppe stucchevoli situazioni che tante volte abbiamo visto sui campi da gioco e tacciabili, queste sì di antisportività, con giocatori a gridare e rotolarsi per terra, salvo poi rialzarsi tranquillamente una volta ottenuto il loro scopo di interrompere un’azione. Non è assolutamente mia intenzione giudicare questo caso, ma non mi pare che il malcapitato Corvino, accasciatosi a terra dopo aver perso un contrasto con Arlotti, avesse subito gravi danni, visto che subito dopo il gol ha ripreso a giocare senza neanche ricorrere ai sanitari.
IL CATTIVO
Non solamente cattivo ma cattivissimo il tempo infausto che ha accompagnato tutta la gara. L’innaturale afoso garbino che aveva salutato insieme ad un pallido sole le fasi di riscaldamento, all’inizio del match ha subito lasciato il posto ad una battente pioggia che si è riversata torrenziale per l’intero incontro imperversando insieme a potenti raffiche di vento in direzione del mare.
E vabbè direte voi, checcefrega di queste cose? Mica stiamo leggendo il bollettino del meteo! E invece il fortunale abbattutosi sul Neri poteva avere una grande influenza sull’esito della sfida perché Il Faro confermava subito le indicazioni che lo volevano squadra fisica e dall’acceso trasporto agonistico e sin dalle prime battute pareva potersi giovare delle condizioni atmosferiche certamente avverse ai ragazzini biancorossi, tantopiù perché loro erano chiamati a costruire gioco in tale contesto alquanto proibitivo. Alla fine l’impresa è riuscita, un po’ adeguandosi a dar battaglia con le stesse armi degli avversari, ma anche grazie al tanto bistrattato manto sintetico che ha tenuto onorevolmente botta drenando le imponenti cateratte di acqua di una domenica novembrina.
Baio