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Riccione Turismo

Riccione Wedding: 'semplicemente il posto perfetto'...per sposarsi

In foto: Riccione wedding
Riccione wedding
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 8 nov 2016 17:21 ~ ultimo agg. 9 nov 11:58
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riccione-wedding2Stando alla ricerca “Destination Weddings in Italy”, realizzata nel 2015 dal Centro Studi Turistici di Firenze, nel 2015 i matrimoni delle coppie straniere in località italiane hanno generato 7.043 eventi, con una spesa media a matrimonio di 53.998 euro, per un totale di 380,3 milioni di euro di fatturato stimato.
L’intero numero di eventi ha generato 333.823 arrivi e 1.145.683 presenze, con una media di 47 invitati. Secondo la ricerca, il 40,4% del giro d’affari complessivo scaturito dal wedding turismo finisce nelle casse del settore ricettivo il restante 59,6%è suddiviso tra servizi di ristorazione, affitto delle location, flore design, noleggio auto, viaggi e altre spese legate al matrimonio.

Riccione si presenta sul mercato nazionale e internazionale come la città in cui sposarsi è ‘Semplicemente il posto perfetto’. Recita così il claim di Riccione Wedding: il nuovo marchio di destinazione turistica che mette in rete l’intera filiera commerciale e di servizi che ruota attorno al matrimonio. Strutture alberghiere per poi proseguire con i wedding planner, ristoratori, pasticceri, agenzie di catering, negozi di abbigliamento, fioristi e poi ancora fotografi, videomaker, animatori, musicisti, ditte pirotecniche sino agli autonoleggi. Tutti potranno entrare a far parte del nuovo prodotto di destinazione nato dall’impulso dell’Amministrazione comunale, in particolare dall’Assessorato al Turismo di Riccione in collaborazione con l’Associazione Albergatori di Riccione, Promhotels e la consulenza di Alfredo Monetti di Hospitality Mood.

Riccione mette a disposizione dei promessi sposi location di proprietà comunale: in riva al mare alla Zona 7, in un castello medievale come la residenza degli Agolanti con vista panoramica sulla Riviera, oppure in un villino in stile liberty come Villa Lodi Fè o in Villa Mussolini a due passi dal mare e dalla blasonata Viale Ceccarini.

Negli ultimi anni gli sposi che si sono uniti con rito civile scegliendo location alternative al Municipio sono sempre più numerosi.

In totale nel 2016 ci sono stati 70 matrimoni civili a Riccione, 49 di questi presso il palazzo comunale, 8 in Villa Mussolini, 7 in Villa Lodi Fè e 6 nel Castello degli Agolanti. Al momento non vi sono stati matrimoni in spiaggia, perché i lavori di riqualifica dell’area sono stati chiusi a stagione estiva già inoltrata.

Il Mercato di riferimento individuato in base all’esperienza registrata e alle analisi di mercato si concentra in Italia prettamente sulle regioni di centro settentrionali, in particolare Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, mente su scala internazionale si rivolge a Regno Unito, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Austria e Paesi scandinavi.

Il lancio sul mercato internazionale di Riccione Wedding è avvenuto in anteprima lunedì 7 novembre al Welcome to World Travel – Travel Trade Show di Londra, la più importante fiera del turismo in Europa. Gli incontri con gli operatori selezionati, contattati già qualche settimana fa da Promhotels, proseguiranno sino al 9 di novembre. In fiera sarà mostrato il video promozionale che descrive le bellezze della località e racconta il piacere delle coppie che scelgono Riccione quale luogo in cui celebrare le nozze, ma anche festeggiare il proprio amore. La strategia di marketing prevede la creazione del logo che identifica e pone le basi dell’immagine coordinata, di un sito dedicato www.weddingriccione.com, la realizzazione di campagne promozionali su riviste e siti internet esteri di settore, la produzione di gadget, la partecipazione a fiere, l’organizzazione di corsi dedicati ai futuri sposi, la creazione a Riccione del primo Wedding Day e del primo educational per i wedding planner, l’organizzazione di workshop dedicati agli operatori di settore e la formazione sul wedding marketing.
Le coppie di sposi sono arrivate da Regno Unito (26,4%), Usa (20,7%), Australia (8,4%), Irlanda (5,4%), Germania (4,9%), Canada (4,6%), Russia (3,3%), Francia (3,0%), Brasile (2,4%), e Svizzera (1,9%).

Oltre al Luxury Hotels (30,8%) sono state scelte ville (26,5%), ristoranti (12,5%), strutture agrituristiche (7,9%) e castelli (6,5%). Se il rito preferito è risultato quello religioso (34,4%), a seguire da vicino sono stati il civile (33,0%) e il simbolico (32,6%).

La regione più ambita a livello nazionale è stata la Toscana, che ha intercettato il 32,1% del mercato con un fatturato stimato di 122,7 milioni di euro; a seguire Lombardia, (15,8%) con un fatturato di 59,3 milioni di euro, subito dopo la Campania (14,4%) con un fatturato di 52,7 milioni di euro e al quarto posto il Veneto (7,9%) con un fatturato di 29,2 milioni di euro; infine il Lazio, (7,3%) con 30,8 milioni di euro di fatturato.

“Oggi una destinazione deve avere capacità di proporsi sul mercato turistico specializzandosi in offerte adeguate alle esigenze internazionali – ha affermato l’Assessore al Turismo, Claudio Montanari – Affrontare nuove grandi sfide significa reinventare quello che si è aggiungendo delle opportunità o virtù; il wedding va in questa direzione: racconta la nostra storia e la nostra identità interpretandola in una chiave adeguata al tempi moderni”.

“Il mercato del wedding in Italia è molto interessante e ancora poco sfruttato – ha dichiarato Alfredo Monetti di Hospitality Mood – Riccione Wedding è un progetto pilota in Italia, infatti, ci sono solo piccole eccezioni come ad esempio località che si affacciano sul Lago di Garda, oppure in Puglia o in Toscana che si stanno sviluppando e strutturando in questo segmento di mercato turistico, tuttavia la Perla Verde vanta un’esperienza turistica eccellente che è in grado di garantirle ottime chance di sviluppo”.