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Cronaca Rimini

Prostituzione. La Polizia Municipale chiude un residence a Viserba

In foto: gli agenti sul posto
gli agenti sul posto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 16 nov 2016 12:53 ~ ultimo agg. 17 nov 12:11
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Dando esecuzione a un provvedimento disposto dal Comune di Rimini, gli operatori della Polizia municipale del distaccamento di Viserba,  in collaborazione con i tecnici della prevenzione della Ausl di Rimini, hanno messo i sigilli a un residence a Viserba.

Un provvedimento che conclude un’attività nata nei mesi scorsi quando nel corso del costante monitoraggio del territorio condotto dalla Polizia municipale a contrasto della prostituzione, gli agenti hanno constatato come il residence fosse dimora abituale di diverse donne originarie dell’est europeo dedite alla prostituzione, solite a esercitare la propria attività a Rimini nord, lungo la statale Adriatica.

Grazie al controllo continuo sull’attività di prostituzione sulla pubblica via che è stato possibile giungere al controllo della struttura ricettiva ed alla conseguente ordinanza di chiusura.

gli agenti sul posto

gli agenti sul posto

Nell’attività di prevenzione e contrasto alla prostituzione su strada negli ultimi mesi il solo distaccamento Polizia municipale di Viserba ha operato quotidiani controlli in orario diurno e notturno, identificando trenta persone dedite all’attività, prevalentemente originarie dell’Ungheria, della Bulgaria e della Romania e sono estate emesse, nella sola zona a nord, 21 sanzioni per violazione ordinanza sindacale in vigore tra il 15 giugno ed il 15 ottobre, mentre dodici prostitute sono state deferite all’autorità giudiziaria perché inottemperanti al foglio di via obbligatorio emesso dal questore di Rimini.

Gli agenti della Polizia municipale in collaborazione col personale Ausl hanno inoltre provveduto alla contestuale verifica di un’ordinanza contingibile e urgente per l’esecuzione di interventi di sanificazione dell’edificio oggetto dell’attività ricettiva.

I provvedimenti eseguiti, infatti, sono conseguenza del controllo congiunto operato nello scorso mese di agosto dalla Polizia municipale, dalla Polizia di Stato e dall’Ausl a seguito del quale fu riscontrato che l’attività ricettiva era svolta senza autorizzazione e che le condizioni igienico-sanitarie della struttura erano precarie, a causa della scarsa pulizia riscontrata e della presenza di blatte in alcune unità abitative.

Il gestore dell’attività, oltre al pagamento delle sanzioni pecuniare previste per la gestione della struttura d’accoglienza in modo abusivo, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per l’inosservanza di provvedimenti e per la mancata comunicazione dei dati degli alloggiati alla Pubblica sicurezza.

In ambito cittadino sono circa trecento le sanzioni elevate dalla Polizia Municipale nei primi dieci mesi dell’anno nel corso dell’intensa attività a contrasto del fenomeno della prostituzione di strada.

“Un lavoro di controllo continuo e costante – è il commento dell’Amministrazione comunale – che gli agenti della Municipale mettono in atto per verificare il rispetto dell’ordinanza sindacale antiprostituzione, purtroppo valida solo per il periodo estivo per le caratteristiche necessarie di contingibilità e urgenza, e dell’articolo 32 del Regolamento di Polizia urbana, che colpisce domanda ed offerta di prestazioni sessuali a pagamento su suolo pubblico.

Strumenti limitati, che necessiterebbero dell’apporto di una legislazione nazionale più cogente, ma che possono a condurre, grazie all’attività investigativa dei nostri agenti in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine, a individuare e colpire ‘strutturalmente’ come in questo caso chi di questo fenomeno odioso trae illeciti guadagni.”