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Attualità Riccione

Museo del Territorio all'ex fornace. Presentato il progetto da 3,6 milioni

In foto: fornace
fornace
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 7 nov 2016 16:07 ~ ultimo agg. 8 nov 14:33
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Oggi in Municipio a Riccione è stato presentato il progetto del nuovo Museo del Territorio che avrà la sua nuova sede alla ex fornaceIl progetto verrà presentato domani, 8 novembre, alla Triennale di Milano in occasione della 13esima edizione di Urbanpromo organizzato dall’Istituto nazionale di urbanistica e da Urbit. Progetto strettamente collegato al Parco degli Olivetani, previsto sempre in area ex fornace, secondo un unico disegno di valorizzazione del paesaggio urbano.

Nello specifico il progetto del nuovo museo ha ricevuto dalla Regione un milione di euro di fondi europei per 3.600.000 euro complessivi. Il recupero archeologico dell’edificio in un collegamento ideale con l’antico ponte romano attraverso un percorso ciclopedonale tra il nuovo museo ed il ponte stesso.

L’attuale Museo al Centro della Pesa si articola in cinque sezioni: origine ed evoluzione della vita sulla Terra; evoluzione geologica del territorio; il Quaternario nella Valle del Conca; il Neolitico e l’età del Rame; l’età del Bronzo e del Ferro; l’età romana. Il suo passaggio all’area fornace, oltre al recupero funzionale dell’edificio alla ex fornace,  consentirebbe un’espansione dell’attuale Biblioteca Comunale.

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La scheda tecnica del Museo del Territorio:

 

La nuova collocazione per il Museo del Territorio è stata individuata all’ex fornace “Piva” sul Rio Melo, nel corpo di fabbrica dove sorgeva il forno di cottura dei latterizi, poi completamente demolito, eccetto il muro perimetrale che lo conteneva. All’interno del contenitore in ferro e mattoni, per la parte al piano terra del forno Hoffmann, il progetto ripropone la forma e il materiale del forno preesistente.

Sulla struttura in mattoni con le tipiche pareti a scarpa, viene posta un “ arca” dalle pareti laterali ondulate, rivestite di materiale gres porcellanato lucido.

All’interno la forma avvolgente dovuta alla copertura a botte conferma l’idea dell’arca concepita coma una casa dentro la casa.

All’interno le pareti perimetrali offrono varie condizioni di allestimento, in grado di agevolare l’esposizione di varie tematiche dalle ere geologiche ai rinvenimenti di resti fossili, archeologici e  di animali preistorici. Scala e ascensore, entro involucri di vetro, sono inseriti al centro della sala espositiva.

Al piano terra sono ricavate, oltre all’ingresso, una sala per conferenze di 530 mq e  2 aule didattiche (400 mq). Per mantenere il riferimento all’antico uso della fornace, al piano terra le pareti perimetrali son in muratura di mattoni.

 

Sempre al piano terra sono previsti un chiosco bar, uno spazio per cedere libri e riviste a prestito e un’area dedicata alla lettura.

Al piano superiore dell’edificio troverà spazio un vano di 140 mq per il deposito dei reperti principali utilizzabile anche per mostre espositive a rotazione, accessibile al pubblico e visibile attraverso il pavimento in vetro. Un passaggio a ponte collega il vano deposito con la sala esposizioni.

Le pareti al piano superiore sono rivestite esternamente in gres porcellanato. Verranno collocati pannelli fotovoltaici.

L’allestimento dell’attuale Museo del territorio al Centro della Pesa risale a circa 30 anni fa. Nel nuovo museo sarà predisposta una stretta relazione tra i reperti in mostra e i luoghi di provenienza agevolata da una strumentazione interattiva. I luoghi di provenienza del materiale saranno accompagnati dalle indicazioni sul modo di raggiungerli, anche in bicicletta per la loro vicinanza, insieme alle caratteristiche dei vari percorsi, le distanze o i parcheggi presenti.

Ad esempio verranno date tutte le informazioni logistiche per visitare gli scavi di San Lorenzo, dai quali provengono le tombe e i reperti di epoca romana, oppure come raggiungere Mondaino e visionare il terreno dove sono stati rinvenuti i reperti fossili o ancora ottenere informazioni su come e quando visitare le grotte di Onferno. Un sistema museale dalla valenza culturale e didattica non solo per il territorio riccionese e i suoi utenti ma collegato strettamente anche al suo entroterra.