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La “Pantera blu” torna per rivivere gli anni del grande basket a Rimini

La "Pantera blu" torna per rivivere gli anni del grande basket a Rimini

Otis Howard in lunetta (Pantera Blu)

Le prodezze di Howard, l’epopea della Marr, il canestro salvezza di Ferro sulla sirena, il record di 87 punti di Myers. Per chi ha vissuto, anche solo in parte, le stagioni del grande basket a Rimini, dal salto sui palcoscenici nazionali della Sarila negli anni ’70 fino alla fine degli anni ’90, è un patrimonio immenso di ricordi ed emozioni: dall’esperienza dell’Associazione “Rimini Sparita”, nata nel 2012 per valorizzare il patrimonio iconografico e culturale della Rimini del ‘900, nasce il progetto “Basket Club Pantera Blu” sotto l’icona del felino azzurro, simbolo scelto ormai quaranta anni fa dai sostenitori della pallacanestro riminese.

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Sostenuto principalmente dalla digitalizzazione dell’enorme archivio di Giuliano Fabbri Gallusi, promotore di quel Club che ruotava attorno a un gruppo di amici del negozio di ottica su Corso d’Augusto – sede vicaria, assieme al ristorante “Pic Nic” di Maurizio e Berto, del Basket Rimini tra gli anni Settanta e Ottanta – il progetto vuole documentare “un’esperienza storico-sportiva unica per qualità e umanità”, quando dalla palestra dell’Ex Teatro Galli di piazza Malatesta la pallacanestro riminese arrivò, negli anni del Flaminio, fino a calcare i parquet delle coppe europee.

Altro contributo fondamentale è quello di Franco Ferroni, uno dei protagonisti della leva 1971-72 che per anni si impose a livello giovanile in Italia, alimentato riversando da VHS e ottimizzando in digitale le telecronache delle partite storiche della prima squadra e delle squadre giovanili.

Il “nuovo” Basket Club Pantera Blu è da oggi a disposizione sui canali digitali Facebook, Instagram, Youtube e, dal prossimo periodo natalizio, sul sito panterablu.it attualmente in allestimento.