Oltre: il problema non è lo Yeti, ma i costi e la mancanza di trasparenza
Anche dopo l’inaugurazione non si fermano le polemiche sugli allestimenti del Natale a Riccione, ma virano dallo Yeti alle spese e alla gestione degli eventi. Con una nota a firma Fabio Ubaldi oggi interviene il gruppo Oltre: “Non ci scandalizza lo Yeti che anzi può piacere ai bambini e neppure il luogo dove è stato posizionato visto che in questi anni abbiamo visto fare da sfondo al bosco della pioggia a giostre, giostrine e tronchi rotolanti”.
Nota dolente secondo il gruppo consigliare le spese: “Dopo aver speso 220.000 euro per il Green Park, altri 250.000 per Cinè adesso si bruciano 120.000 euro per un paio di pupazzi. Poi vedremo quanti altri soldi la Tosi deciderà di spendere sul Natale con delibere che susseguiranno come e’ già successo con il Green e Cinè andando a gonfiare le spese. Vedremo poi quanti soldi alla fine avrà speso Geat per luminarie, per gli addobbi e tutti gli interventi natalizi“.
Si pone il dubbio anche sulla trasparenza nella gestione degli eventi:”un modus operandi che non rientra minimamente in quella pianificazione di eventi che dovrebbe fare del fuori stagione la vera “nuova stagionalità” ormai un vera priorità“. L’amministrazione viene accusata di improvvisazione: “basta collegarsi al link online del Riccione Christmas Village (quello gestito fino allo scorso anno dal gruppo di Ambra Orfei) per vedere il rimando alla pista del ghiaccio di Milano“