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Coriano Politica

Donne sottorappresentate in Giunta, "occasione persa". PD di Coriano interroga

In foto: il Municipio di Coriano
il Municipio di Coriano
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 27 nov 2016 11:31 ~ ultimo agg. 11:38
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E’ di un paio di settimane fa – ricorda il PD corianese – il richiamo fatto dal difensore civico dell’Emilia Romagna Gianluca Gardini e dalla presidente della commissione regionale parità, Roberta Mori, nei confronti di quei Comuni che non non rispettano la Legge Delrio (56/2014) sulla composizione delle giunte, in applicazione dell’articolo 51 della Costituzione (vedi notizia). La legge prevede che “Nessuno dei due sessi può essere rappresentato in giunta in misura inferiore al 40 per cento”. E’ invece sotto gli occhi di tutti come, nonostante sia una donna a guidare il Comune di Coriano, in Giunta la componente femminile sia grandemente sottorappresentata: una sindaca e quattro assessori uomini.
La percentuale di donne nelle Giunte comunali italiani è pari al 34,7% nei comuni fino a 15.000 abitanti e al 36,7% nei comuni sopra i 15.000 abitanti (fonte Anagrafe degli Enti Locali – Ministero degli Interni, dati aggiornati al 12 Ottobre 2015), “un deficit di rappresentanza che incide sull’effettivo raggiungimento della parità di genere. Partecipazione, parità e uguaglianza di genere sono strumenti imprescindibili per una maggiore libertà delle donne e per costruire una società inclusiva, rispettosa, non discriminante e capace di rappresentare le istanze di tutti e di tutte”.

Il gruppo PD di Coriano ha presentato un’interrogazione al sindaco Domenica Spinelli per sapere quali procedure siano state seguite e quali sforzi siano stati fatti, se sono stati fatti, per ampliare la rappresentanza femminile in Giunta, a prescindere da qualsiasi prescrizione o normativa.
“Se è vero infatti che la Sindaca è entrata in carica prima della legge Delrio è anche vero che nel corso degli anni la stessa Sindaca ha perso per strada vari pezzi della sua giunta. Ha avuto quindi la possibilità di integrare la sua squadra con almeno una componente femminile, ma non si è avuta notizia di ricerche pubbliche di disponibilità tra le cittadine a ricoprire la carica di assessore.
Ci sono poi tanti Comuni – prosegue il PD – che ancor prima dell’entrata in vigore della Legge Delrio hanno scelto di comporre la Giunta garantendo l’equilibrio di genere (l’esempio è Rimini, con il sindaco Gnassi che nel 2011 e quindi prima di ogni indicazione normativa, ha scelto di nominare 4 donne e 4 uomini). Una scelta che va oltre il ‘politically correct’, ma che è espressione della consapevolezza che la rappresentanza di entrambi i generi nella compagine degli organi amministrativi, specie se di vertice e di spiccata caratterizzazione politica, garantisce l’acquisizione al modus operandi dell’ente, e quindi alla sua concreta azione amministrativa, di tutto quel patrimonio, umano, culturale, sociale, di sensibilità e di professionalità, che assume una articolata e diversificata dimensione in ragione proprio della diversità del genere”.

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