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Attualità Valconca

Comitato si alla fusione: se Regione non va avanti ricorso al Tar

In foto: Mondaino
Mondaino
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 6 nov 2016 11:05 ~ ultimo agg. 7 nov 09:54
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Il Comitato per il Sì pronto a fare ricorso al Tar nel caso in cui la Regione Emilia Romagna decida di non procedere con l’ iter di fusione.
Per il Comitato per Tre Castelli di Romagna: l’esito del Referendum consultivo è stato chiaro ed inequivocabile, con il sì espresso da oltre il 60% dei votanti e due comuni su tre a favore.

Le motivazioni
Con questi risultati la Legge indica che l’iter debba proseguire. Vogliamo inoltre far notare che nei due Comuni dove è prevalso il sì, l’affluenza è stata maggiore oltre il 51%, mentre il peso del voto a Saludecio è ridotto nel suo valore per un’affluenza che si ferma appena al 40%.

Il voto è consultivo ma non lascia spazio ad interpretazioni: in democrazia, in particolare nei referendum, decide chi va a votare ed il voto della maggioranza esprime un preciso e concreto intento. La volontà popolare non si interpreta ma si rispetta, prendendo atto dell’esito referendario. La rappresentatività del voto è un principio fondamentale ed il Sì ha vinto con più di 400 voti di scarto, un margine di oltre il 20% dei votanti.

Due Comuni su tre hanno detto SI’ ed è scorretto ragionare opportunisticamente in termini di risultati scorporati per dimensioni Comunali, perché la Fusione coinvolge tutto il territorio e l’intera Comunità. Il criterio appropriato è uno solo ed è quello previsto dalla Legge.

Con il loro voto, i cittadini di tutto il territorio hanno espresso democraticamente un chiaro Sì alla fusione.

Le motivazioni per cui a Saludecio si è espressa una maggioranza per il NO sono svariate e dovute ad una disinformazione generalizzata. Siamo certi che molti dei cittadini per il No  cambieranno presto idea e si renderanno conto degli innumerevoli vantaggi della fusione. Parlare oggi di assenza di opposizione nei due Comuni limitrofi contro Saludecio ci sembra francamente surreale quando il consiglio tutto maggioranza e minoranza unita si è reso complice all’unanimità di un clamoroso passo indietro sull’iter di fusione.

Parlare oggi di democrazia e di vittoria schiacciante per il solo voto di 612 cittadini, poco più del 10% della maggioranza dei tre Comuni, come di una democratica maggioranza per il NO, ci sembra fuorviante, discutibile, arrogante ed anacronistico.

Non si subordina il destino di una comunità all’interesse particolare di una minoranza, non ha alcun senso.

Lo ribadiamo, a maggior ragione, dopo il deciso “Sì alla fusione”, espresso da oltre 1200 elettori e fatto proprio dai Consigli comunali di Mondaino e Montegridolfo, la pretesa dell’Amministrazione comunale di Saludecio di bloccare la fusione appare debole, avventata, contro l’interesse del Territorio Tutto e soprattutto fuori dai parametri legislativi previsti dall’iter per le Fusioni che lo stesso Consiglio Comunale di Saludecio ha intrapreso volontariamente e consapevolmente.
In caso di blocco della fusione pensiamo ci siano tutti gli estremi per fare ricorso al Tar e non esiteremo ad intraprendere questo percorso per il bene delle nostre Comunità.