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Per San Gaudenzo concerto con il Requiem di Mozart

In foto: Una delle passate edizioni del concerto
Una delle passate edizioni del concerto
di Simona Mulazzani   
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lun 10 ott 2016 11:33
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Sarà il Requiem di Mozart a risuonare in Basilica Cattedrale sabato 15 ottobre alle 21, in occasione delle celebrazioni di San Gaudenzo, patrono della città di Rimini e della Diocesi. Un appuntamento ogni anno atteso e molto partecipato, che la chiesa riminese offre a tutta la città. Ad esibirsi 120 musicisti, tra 35 strumentisti dell’orchestra dell’istituto Lettimi e 75 del coro della Cappella Musicale Malatestiana, tutti diretti dal maestro Filippo Maria Caramazza.

I quattro solisti saranno il soprano Isabella Orazietti, il contralto Sara Rocchi, il tenore Marco Mustaro e il basso Lee Shuxin. Durante l’esecuzione, nell’abside sopra il Crocefisso di Giotto, verranno proiettate immagini di Pier Paolo Zani a cura di Kaleidon. La scelta del Requiem si inserisce felicemente nell’anno straordinario del Giubileo sulla Misericordia, visto che Mozart, autore supremamente cristiano, nel Requiem ha voluto rappresentare tutto il male dell’uomo, il rifiuto e il peccato del mondo (e il suo stesso rifiuto e peccato) nei confronti di Dio tuttavia dentro “il riverbero della Misericordia di Dio”. Dagli scritti di Costanze, la moglie di Mozart, sappiamo che Mozart ebbe l’incarico di scrivere il Requiem da un misterioso committente (che volle restare anonimo) e che suo si buttò subito a capofitto a scrivere questo lavoro. Il 4 aprile 1787 lo stesso Mozart scrisse: “Siccome la morte, presa per sé è il vero scopo della vita, da un paio d’anni ho fatto tale conoscenza con questa vera ed ottima amica dell’uomo che la sua immagine non ha più nulla di spaventoso per me, ma qualcosa di tranquillizzante e di consolante… Non mi corico mai la sera senza considerare che io, per quanto giovane, il giorno dopo non ci sarò più, e nessuno di quelli che mi conoscono potrà dire che in compagnia sono scontroso e triste”. Fu vero profeta, visto che nemmeno quattro anni dopo l’autore salisburghese muore all’età di 35 anni, proprio mentre compone la musica del Requiem che forse lui stesso pensava per il suo funerale.