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Politica Rimini

Dati criminalità. Sensoli e Lega Nord: amministrazione responsabile

In foto: Raffaella Sensoli
Raffaella Sensoli
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 3 ott 2016 19:12
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Sul primato di Rimini nella classifica della criminalità pubblicata oggi dal Sole 24 ore arrivano anche commenti che citano responsabilità delle politiche dell’Amministrazione Comunale, in particolare sul turismo.

Per Raffaella Sensoli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, “Il primato di Rimini come prima provincia d’Italia per reati denunciati nel 2015 è il risultato più evidente della politica scellerata messa in campo dal PD sul fronte della sicurezza e della programmazione turistica in questi anni. Primato in cui la città di Rimini gioca sicuramente un ruolo da protagonista”.“Il primo posto di Rimini, anche davanti a province e città enormemente più grandi come Milano, è frutto soprattutto di una mancata politica di qualificazione del turismo – spiega Raffaella Sensoli Un territorio che per quattro mesi si trasforma di fatto in una grande ed unica metropoli ma che della metropoli di certo non ha i servizi di controllo. In più c’è da sottolineare il paradosso del costo della vita visto che Rimini è diventata sempre più cara per chi ci vive ma molto economica turisticamente parlando. Il risultato di questa anomalia è che si aumenta l’afflusso di criminalità. Mentre Gnassi è impegnato a fare il ‘Signore del castello’ con Renzi, i cittadini hanno ormai paura di uscire di casa dopo il tramonto. Per non parlare del degrado urbano frutto dello sviluppo esponenziale registrato in pochi anni che ha prodotto colonie abbandonate che ospitano senzatetto e gente che vive alla giornata”.

Per la Lega Nord Romagna: “Di fronte a questa debacle soliti noti si nasconderanno dietro ad un dito evidenziando che i reati sono in calo di quasi 2 punti percentuale rispetto allo scorso anno, ma glisseranno sul fatto che la nostra città ha scalato gradino dopo gradino questa impietosa classifica posizionandosi al primo posto per il numero dei reati”. “In evidente affanno Gnassi incolpa addirittura i flussi turistici e minimizza sostenendo che il volume complessivo dei reati sia un decimo rispetto a quelli di Roma o Milano. L’apoteosi  però il primo cittadino la raggiunge trasformando l’emergenza sicurezza in un fattore positivo, quasi si dovesse esserne orgogliosi, quando sostiene che la criminalità si sia concentrata maggiormente in quelle zone in cui meglio si è riusciti ad affrontare la crisi economica degli ultimi anni.
Che Rimini sia riuscita meglio di altri ad affrontare la crisi, la reputo una lettura quantomeno opinabile; imbarazzante invece è l’idea di far passare il
messaggio “bene, a Rimini più crimine perché siam (saremmo) più ricchi”. “Tutto è il contrario di tutto: Gnassi sabato è salito sul palco con il Premier,
sostenendone le idee e i principi ma al suo amico Renzi non ha denunciato nulla di quanto accade in città”.