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Rimini Vita della Chiesa

Messa e concerto nel settimo anniversario della scomparsa di don Ugolini

In foto: don Giancarlo Ugolini
don Giancarlo Ugolini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 1 minuto
sab 1 ott 2016 22:41 ~ ultimo agg. 23:44
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Martedì 4 ottobre, in occasione del settimo anniversario della morte di Don Giancarlo Ugolini, fondatore dell’esperienza di Comunione e Liberazione a Rimini e guida spirituale per tanti riminesi, nella chiesa di San Giuseppe al Porto, via Brandolino 18, sarà celebrata la Santa Messa alle 19,3 .

A seguire, alle 21,15  al Centro Tarkovskij, al fianco della chiesa, ill Gruppo Zafra si esibirà nel concerto ‘Con la musica dentro’.

Don Giancarlo Ugolini, scomparso il 4 ottobre del 2009, è stato all’origine di esperienze molto significative per la città di Rimini, come il Meeting per l’amicizia fra i popoli e le scuole della Fondazione Karis.

Nato nel 1929, diventato prete nel 1951, incontra nel 1962 i primi ragazzi di Gioventù Studentesca che venivano in riviera per le vacanze; l’anno dopo accade uno di quegli incontri che non scorderà mai, sui gradini del liceo Berchet di Milano, con don Luigi Giussani: “ho incontrato qualcuno che speravo ci fosse”, rispose in un’intervista parlando di questo incontro. E’ da qui che nasce una sequela da cui si genera la presenza del movimento a Rimini. Don Giancarlo, “il Don” come lo chiamavano affettuosamente gli amici, era un uomo appassionato della libertà, appassionato della realtà tutta: dal cinema allo sport, dal buon cibo alla musica, curioso del mondo e appassionato degli uomini. Del loro destino, dei loro tentativi di costruire qualcosa di bello e di grande” (vedi notizia).

La Messa – spiega in un comunicato il gruppo riminese di CL – sarà l’occasione di domandare che l’esperienza nata dal “si” di Don Giancarlo, continui a dare al mondo il contributo più vero cui il cristiano è chiamato:  “L’uomo di oggi attende forse inconsapevolmente l’esperienza dell’incontro con persone per le quali il fatto di Cristo è realtà così presente che la vita loro è cambiata” (Don L. Giussani).