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Verso Marignanese-Real San Lazzaro, intervista al DS gialloblu Emanuele Benvenuti

In foto: Emanuele Benvenuti
Emanuele Benvenuti
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 16 set 2016 18:14
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Dopo la vittoria esterna nel derby con la Fya Riccione, per la Marignanese è arrivata una doccia fredda, sempre lontano dalle mura amiche, contro il Castrocaro.

“Il cammino della squadra, in queste prime uscite, mi sembra positivo, tre punti in due trasferte mi sembrano un ottimo inizio, anche se perdere a Castrocaro, è dispiaciuto. La squadra deve migliorare negli automatismi tra i reparti – spiega il Direttore sportivo dei gialloblu, Emanuele Benvenuti -. Questo, però, è normale perché gran parte dell’organico è stato rinnovato e sono stati inseriti tanti giovani e gli over sono tutti classe ’95. L’attacco sara il reparto che, con il passare del tempo, ci darà le maggiori soddisfazioni, anche se in questo momento fatica un po’ perché la struttura fisica di Baldassarri, Fabbri e Canini è più pesante rispetto a chi li precedeva l’anno scorso e quindi i tempi per entrare in condizione sono più lunghi”.

Benvenuti, che cosa ne pensa di mister Mancini?
“Mancini è un allenatore, che ha l’unico difetto, di non avere esperienza perché non hanno ancora inventato corsi per fare esperienza, quindi il campo è l’unica vera strada per imparare. Il mister ha doti tecniche e morali importanti, molto apprezzate dai suoi giocatori e anche con lui, il tempo sarà benevolo. Il rapporto è di assoluta stima e collaborazione e fino a che ci sarò io come responsabile dell’area tecnica in società, penso che lui sarà l’allenatore, a meno che la domenica non si presenti a giocare senza portiere…”

Domenica ospiterete il San Lazzaro? Quanto sarebbe importante vincere davanti ai propri tifosi?
“Il San Lazzaro per noi è una squadra come le altre, molto attrezzata ed esperta, però i punti in palio non cambiano a seconda della formazioni che si affrontano, perciò sono sicuro che faremo bene, per i nostri tifosi, i dirigenti, ma soprattutto per noi stessi perché il lavoro fatto in settimana porterà sicuramente dei punti”.

Dopo il successo con la Fya, la Marignanese si è adagiata troppo sugli allori contro il Castrocaro?
“La squadra ha perso una partita e se perdere una gara sigifica questo allora sì. Ma d’altro canto, se uscire sconfitti da un match significa capire dai propri errori e migliorarsi per il futuro, io sono per la seconda tesi”.

Benvenuti, come si trova alla Marignanese? Si lavora bene in questa società?
“In questa società mi trovo molto bene, mi lasciano lavorare come piace a me, poi come in tutte le società bisogna chiudere occhi e orecchie, ma sono tutte persone che sudano per il bene dei propri giocatori. Con il presidente ci sono vedute sempre comuni e in linea con il progetto sposato un anno fa”.

Ufficio Stampa Marignanese