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Economia Nazionale

10 milioni nel 2017 ai piccoli Comuni. Via libera dalla Camera. In provincia sono dodici

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 28 set 2016 17:34 ~ ultimo agg. 29 set 11:28
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E’ stata approvata oggi all’unanimità in prima lettura alla Camera la legge per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, dei territori montani e rurali, e per la riqualificazione ed il recupero dei centri storici. Un provvedimento che in provincia di Rimini interessa 12 municipi (Casteldelci, Gemmano, Maiolo, Mondaino, Montefiore, Montegridolfo, Montescudo-Montecolombo, Pennabilli, Saludecio, San Leo, Sant’Agata e Talamello) e in discussione da almeno due legislature.

I piccoli borghi sono 5.585 in tutta Italia, con oltre 10 milioni di abitanti.
Il provvedimento, che include tra i piccoli Comuni anche quelli istituiti in seguito a fusione tra Comuni sotto i 5.000 abitanti, prevede alcune importanti misure di sostegno e per evitare lo spopolamento (come la messa in sicurezza di strade e scuole e interventi di efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico), a partire dall’istituzione del Fondo unico per lo sviluppo con una dotazione di 10 milioni di euro nel 2017 e di 15 milioni per ogni anno seguente.
Viene data poi ai Comuni la facoltà di istituire, anche in forma associata, centri multifunzionali per la fornitura di servizi in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e sicurezza, nonché per attività di volontariato e culturali.
“Per il presidio del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico vi è la possibilità di convenzioni fra gli enti e gli agricoltori per attività di manutenzione e salvaguardia – evidenzia Arlotti -, con contratti fino a 50mila euro all’anno con i singoli imprenditori agricoli e fino a 300mila se con imprenditori associati fra loro. Per il recupero e la riqualificazione dei centri storici tramite interventi integrati pubblico-privati sono previsti ulteriori fondi per un totale di 200 milioni. Viene favorita inoltre la semplificazione del recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento anche per la loro conversione in alberghi diffusi”.
Prevista inoltre l’acquisizione e riqualificazione di terreni e edifici in abbandono, di case cantoniere ed ex stazioni da rendere disponibili per attività di protezione civile, volontariato, promozione dei prodotti tipici locali e turismo (37 milioni stanziati per il 2017-18), così come l’acquisizione di binari dismessi da utilizzare come piste ciclabili e itinerari turistico-culturali ed enogastronomici e di mobilità dolce.
La legge introduce infine ulteriori interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei piccoli Comuni. Vi sono ad esempio misure per la diffusione della banda larga, per una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, con la possibilità per i centri privi di uffici postali di pagare bollette e conti correnti presso gli esercizi commerciali, e per la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta, anche tramite il loro utilizzo anche nella ristorazione collettiva pubblica.