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Cronaca Rimini

Si finge malato per anticipare la pensione. Arrestato agente Polaria

In foto: l'aeroporto Fellini
l'aeroporto Fellini
di Redazione   
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mar 6 set 2016 11:24 ~ ultimo agg. 7 set 11:42
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Da due anni millantava ernie del disco e sciatalgie per andare prima del tempo in pensione. Un assistente capo della Polizia di frontiera in servizio all’aeroporto Fellini di Rimini, è stato arrestato con le accuse di truffa ai danni dello Stato e istigazione alla truffa assicurativa. L’agente, M.S., 53 anni originario di Bari si trova ora ai domiciliari.

Le indagini hanno messo in evidenza come dal 2014 l’agente avesse prodotto certificati per malattie inesistenti, come ernia del disco e sciatalgie, producendo un danno per le casse dello Stato di almeno 65mila euro lordi.

Gli viene contestata anche la truffa assicurativa: gli inquirenti hanno scoperto che aveva consigliato ad un romeno di raccontare una falsa dinamica di un incidente. Quando il romeno autonomamente aveva organizzato la truffa, l’agente pur sapendo tutto ha omesso di denunciarlo, venendo meno ad un obbligo di servizio. (Ansa)

 

Questa mattina, dopo un’articolata indagine delegata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Davide Ercolani, in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP Sonia Pasini, è stato arrestato, un Assistente Capo della Polizia in servizio alla Polaria di Rimini: S.M. classe ’63. Gli vengono contestati i reati di Truffa ai danni dello Stato, istigazione alla Truffa Assicurativa, Indebito accesso alle Banche Dati delle Forze di Polizia, favoreggiamento della prostituzione in concorso e concussione. Le indagini sono partite dalle dichiarazioni di una prostituta, rese nel 2012 in cui ha riferito di aver ricevuto pressioni psicologiche dal poliziotto che l’avevano costretta a versare una ingente somma di denaro al suo sfruttatore.

In una occasione, il pubblico ufficiale le aveva anche mostrato l’arma di ordinanza a scopo intimidatorio.
Le attività illecite del poliziotto si estendevano ad indebiti accertamenti presso le banche dati delle forze di Polizia per scopi personali ed illeciti, la pianificazione di truffe ai danni di istituti assicurativi e la concussione.
Dalle indagini, iniziate nel 2014, è emerso anche che l’agente è stato assente dal lavoro per circa una anno e sei mesi grazie a certificati medici per malattie inesistenti, ed avere così un trattamento di favore per la pensione anticipata. Il danno all’erario stimato è di oltre 65.000 €. Durante la perquisizione a seguito dell’applicazione della misura si sono avuti ulteriori e ridondanti riscontri sull’attività di indagine essendo stati sequestrati elementi comprovanti i reati.