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Politica Rimini

Erbetta (Patto Civico): esternalizzazione strumentalizzata per demagogia

In foto: Erbetta in aula (Magnetofono 2.0)
Erbetta in aula (Magnetofono 2.0)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 28 set 2016 16:01 ~ ultimo agg. 29 set 11:23
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Ben venga il confronto tra Amministrazione, sindacati e personale scolastico. Ma per ilustrare meglio un progetto che viene visto in modo distorto a causa delle strumentalizzazioni. Il Capogruppo Consiliare di Patto Civico Mario Erbetta difende l’esternalizzazione dei servizi educativi degli asili Nido e delle scuole Materne, approvate in Consiglio Comunale con le linee di mandato.

La questione è stata strumentalizzata per mera demagogia, sia dall’estrema sinistra e dalla CGIL, che dalla minoranza di centro destra presente nel Consiglio Comunale –  afferma Mario Erbetta capogruppo consigliare di Patto Civico – Il progetto delle esternalizzazioni di alcuni servizi degli asili nido e delle scuole materne viene da lontano e coloro che ora si ergono a paladini del popolo hanno votato all’epoca del Ravaioli ter  a favore di tale progetto, mentre noi di Patto Civico non esistevamo ancora come partito politico. Ciò non significa che siamo contrari, anzi, siamo favorevoli a patto che i criteri su cui affidare gli appalti siano quelli del progetto e della qualità didattica e non solo il massimo ribasso“.

Nelle linee di mandato, l’Amministrazione ha individuato come prevalente la gestione diretta, con una percentuale del 60%, mentre il restante 40% sarà affidato al privato. Si tratta però di percentuali massime – ricorda Patto Civico – e si procederà a scaglioni per garantire la continuità didattica del personale educativo ed insegnante.

“Cosa fondamentale, i bambini termineranno il ciclo scolastico col personale che li ha accolti. La procedura si completerà in tre anni. A fine percorso l’esternalizzazione riguarderà il 34 per cento delle sezioni di scuole materne (5 strutture) e il 12 di quelle dei nidi (1 struttura)- prosegue Erbetta – Il Comune manterrà sempre il primato su tali servizi anche nei plesssi che si andranno a esternalizzare determinando le regole relative all’iscrizione degli utenti, le procedure di ammissione e l’eventuale dimissione degli utenti, l’applicazione riscossione delle rette e la manutenzione straordinaria degli immobili e delle strutture oltre il coordinamento pedagogico comunale”.

La necessità delle esternalizzazioni – ricorda patto Civico – è dettata dal fatto che il personale addetto ha un’età media elevata e ciò porta a un notevole numero di persone con limitazioni al lavoro che obbliga il Comune a spostarli in lavori confacenti alla loro situazione fisica. Ci sono poi i vincoli di finanza pubblica imposti dal Governo che limitano il turnover del personale comunale che va in pensione, potendo assumere solo una persona su quattro. Elementi che portano a una proiezione per il prossimo anno scolastico di oltre 25 unità in meno.

“La scelta quindi è tra chiudere i servizi o esternalizzarli e noi Patto Civico siamo per il mantenimento e l’implementazione dei servizi comunali all’infanzia; non possiamo che essere al fianco del Sindaco e dell’Assessore Morolli in questa operazione. La nostra massima attenzione sarà sul bando per l’assegnazione degli appalti che dovrà essere aperto a tutte le imprese.  Ben venga che lo stesso sia diviso in due lotti, l’importante è che il criterio guida sia di dare al fattore qualità del progetto didattico un punteggio sicuramente superiore limitando l’incidenza del fattore prezzo”.

Patto Civico cita anche le clausole di salvaguardia previste nel bando che garantiscano ai precari comunali che hanno lavorato nei plessi da esternalizzare una stabilizzazione con un contratto a tempo indeterminato e che dovranno dare un punteggio aggiuntivo a chi deciderà di assumerli.

“Fatta in questo modo la privatizzazione di parte dei servizi all’infanzia non è un tabù ma un’opportunità per le famiglie di mantenere lo standard didattico ai livelli odierni se non migliorandolo. Mi sento comunque, da ex sindacalista, di invitare l’Assessore Morolli a convocare le confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil a un tavolo di lavoro per poter meglio illustrare un buon progetto sul quale attualmente si stanno facendo battaglie demagogiche senza saperne effettivamente i numeri e i contenuti” – conclude Mario Erbetta.

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