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Politica Riccione

Democratica attacca la Tosi: giostre ed erba finta non fanno immagine ma dilapidano denaro

In foto: Ubaldi in Consiglio (Newsrimini.it)
Ubaldi in Consiglio (Newsrimini.it)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 17 set 2016 16:03
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Tutti d’accordo sul fatto che una realtà come Riccione debba continuare ad investire sugli eventi. Ma le similitudini tra la posizione espressa in consiglio comunale dal sindaco Renata Tosi e quella dei consiglieri d’opposizione di Democratica Riccione (i consiglieri dissidenti del PD) finiscono qui. In una nota questi ultimi attaccano la Tosi. “Ciò che afferma – si legge – è in parte vero, essendo Riccione una città turistica, ma quello che fa “immagine” in una destinazione non sono certo le giostre, i gonfiabili, i finti tappeti erbosi o gli allestimenti scenografici buttati in mezzo ad un viale. L’attrattività di una destinazione turistica è data dalla qualità dei servizi che il territorio mette in campo, dalla qualità del contesto urbano, dalla ricchezza dell’offerta esperienziale che viene proposta al turista come paesaggio, cultura, gastronomia, sport, divertimento.” Temi che secondo Democratica “non rientrano nel radar del sindaco, presa di anno in anno a rincorrere eventi che fanno animazione (spesso molto kitsch), ma non qualificano minimamente la destinazione. Il comune sta spendendo centinaia di migliaia di euro per iniziative che non lasciano nulla alla città e non offrono alcun valore aggiunto al turista.” L’opposizione fa poi un po’ di conti. “Quest’anno sono stati spesi per le sole iniziative del Green e di Cine’ l’equivalente della vendita della Cacetta. Lo scorso anno, sempre per le iniziative di Natale e Pasqua, il comune si è giocato gran parte della plusvalenza derivante dalla vendita delle azioni Hera. Di fatto si sta dilapidando il patrimonio pubblico per affittare tappeti di erba sintetica e set cinematografici. Più che vivere d’immagine il comune di Riccione rischia di morire (economicamente) di immagine“.

Secondo Democratica, alla luce di queste spese, sarà un pericoloso boomerang specie per i tentativi di destagionalizzazione l’intenzione dell’amministrazione di togliere l’imposta di soggiorno in autunno, inverno e primavera. “Se dovesse servire nei prossimi mesi – conclude la nota – un’altra variazione di bilancio per finanziare queste sciagurate iniziative ci auguriamo vivamente che si abbia il buon gusto di non mettere le mani nelle tasche dei Riccionesi.”