Alla classe dirigente della Lega il consiglio del PD di Rimini è di “dedicare maggiore attenzione alla formulazione di soluzioni praticabili e alternative al problema dell’emergenza legata al superamento del campo nomadi di Via Islanda”. L’oggetto è l’invito rivolto dalla Lega al PD di richiedere le dimissioni del capogruppo Enrico Piccari autore di un’infelice battuta nell’ultima seduta del Consiglio Comunale (vedi notizia)
Il controinvito è ad “abdicare al facile ruolo di arbitri ed esperti della moviolona consiliare alla ricerca di cartellini rossi ed espulsioni da proporre al partito democratico, che senza esitazioni rispedisce il tutto al mittente, in quei banchi dove con impudicizia si sono definite le aree come popolate indistintamente da zingari, tutti uguali, tutti ladri, autentiche metastasi”.
Il PD auspica “un’opposizione critica e costruttiva, capace di osare e andare oltre alla riproposizione dei soliti clichè, per cui il problema si risolve spostandolo come recita un must senza tempo “ Tutti fuori, prima gli italiani”, rammentando che stiamo parlando di una maggioranza di famiglie riminesi anche da più generazioni, che non avranno nulla in regalo ma accetteranno di mettersi in gioco in un progetto di inclusione sociale senza retorica buonista e assistenzialismo fine a se stesso”.