Indietro
menu
Attualità Rimini

Bollettino demografico. A Rimini cresce la popolazione, cala la natalità

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
gio 29 set 2016 13:30 ~ ultimo agg. 21:23
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 5 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Sarà in pubblicazione nei prossimi giorni il bollettino demografico semestrale che fotografa l’andamento demografico della popolazione riminese nel primo semestre dell’anno. Un nuovo strumento elaborato dall’Ufficio Statistica del Comune di Rimini che si affianca a quello annuale per registrare più da vicino i mutamenti della collettività riminese, anche se – ricorda l’Amministrazione Comunale – la mancanza del dato comparativo agli anni precedenti limita le analisi della statistica.

Gli abitanti sono 148.152, con un lieve aumento di 402 unità. Il saldo migratorio resta positivo. La natalità è in flessione (e qui dall’amministrazione un appunto su un tema che “non si risolve con una campagna di comunicazione”) mentre la mortalità aumenta. Il territorio a maggiore espansione resta quello del vecchio Quartiere 5.  Stabile la presenza straniera. Aumentano i nuclei familiari, in lieve diminuzione i matrimoni con quelli civili che restano la maggioranza.


 

La sintesi del bollettino:

  1. Popolazione in lieve crescita: 402 abitanti in più in questo primo semestre del 2016.

La popolazione residente nella nostra città al 30 giugno 2016 ammonta a 148.152 abitanti che conferma la tendenza di fondo che negli ultimi anni ha visto la popolazione riminese in lieve, ma costante crescita (dal 2005 circa 12.000 residenti in più, +1.206 in media ogni anno).

La nuova articolazione amministrativa non prevede più la suddivisione territoriale in Quartieri ma rimane interessante una dinamica demografica ancora riferita territorialmente alle sei ex Circoscrizioni  da cui emerge che il territorio con maggior espansione demografica rimane la circoscrizione n.5 che va da Rivabella a Torre Pedrera e comprende anche l’entroterra sino a Santa Giustina e San Vito. I nuovi comparti abitativi hanno consentito l’insediamento di numerose famiglie, così come, seppur in misura inferiore, è avvenuto nella circoscrizione 6 con i nuovo insediamenti del Villaggio I Maggio.

 

Conteggio popolazione

 

femmine

 

maschi

 

Conteggio

popolazione

percentuale
Circoscrizione 1 10.553 9.010 19.559 13,2%
Circoscrizione 2 11.390 9.954 21.342 14,4%
Circoscrizione 3 11.995 11.110 23.105 15,6%
Circoscrizione 4 12.643 11.609 24.252 16,4%
Circoscrizione 5 16.863 16.170 33.031 22,3%
Circoscrizione 6 13.882 12.981 26.863 18,1%
Totale 77.326 70.834 148.152 100%

 

 

 

1.1. Natalità: in flessione rispetto ai valori di fine anno 2015

Sulla natalità, se si rapporta il valore semestrale a quello di fine anno 2015, che era di 622, è lecito ipotizzare un andamento in flessione. I nati nei primi sei mesi del 2016, infatti, sono 552, I bambini aventi una cittadinanza straniera sono stati 123, circa il 22% dei nati in totale.

 

1.2. Mortalità: in lieve rialzo rispetto ai valori di fine anno 2015

La mortalità rientra su valori più lineari, anche se leggermente tendenti al rialzo rispetto al 2015 quando il totale dei decessi ha raggiunto le 1445 unità. Sono stati 742 i decessi registrati nel primo semestre, di cui 391 le donne e 351 gli uomini. A Rimini il saldo naturale di questo primo semestre è pari a -111 (divario tra nati e morti in uno stesso periodo).

1.3. Saldo migratorio positivo: quasi 2.200 arrivi e circa 1.750 partenze

Il saldo migratorio (differenza tra iscritti e cancellati per cambio di residenza) è ancora positivo con 459 unità di scarto tra coloro che si sono stabiliti a Rimini e quelli che si sono trasferiti. Gli scambi migratori denotano un sostanziale equilibrio tra trasferimenti da e per entità territoriali emiliano-romagnole aggirandosi sul 14%, mentre elevato è il differenziale tra gli arrivi e le partenze per chi viene dall’estero (26% rispetto a 12%). Chi si trasferisce da Rimini dimostra di preferire comunque un comune della nostra provincia.

Nel primo semestre 2016, come già in tutto il 2015, permane rilevante l’immigrazione proveniente dall’estero con 527 soggetti stranieri, ai quali vanno aggiunti 41 italiani, confermando il trend in atto. Contestualmente, Rimini ha con i comuni vicini un intenso scambio di residenti, che dà luogo a livello provinciale ad un bilancio in perdita di 256 residenti.

 

  1. Popolazione straniera: presenza stabile

E’ una componente migratoria giovane quella riferita agli stranieri, solo in parte influenzata da specifiche categorie di occupazioni (esempio tipico delle badanti) e dai ricongiungimenti familiari (genitori che raggiungono i figli già residenti nel nostro Comune). I principali gruppi stranieri iscritti in questo primo semestre sono nell’ordine: Ucraini, Rumeni ed Albanesi.

  1. Nuclei familiari e Matrimoni

3.1. Nuclei familiari: sostanzialmente stabili

Le famiglie al 30 giugno 2016 sono 65.373, quasi 300 in più rispetto all’inizio dell’anno. i nuclei familiari composti da un’unica persona sono la maggioranza (23.774) mentre 6.549 sono quelle formate da soli stranieri e 2.493 quelle “miste” (italiani e stranieri).

 

Nuclei familiari per cittadinanza e componenti

 

N.componenti

 

Tutti stranieri Tutti italiani

 

Italiani e stranieri

 

Totale
1 3.110 20.664 23.774
2 1.038 15.931 730 17.699
3 953 10.329 692 11.974
4 829 7.288 572 8.689
5 346 1.621 281 2.248
6 156 369 127 652
7 72 83 60 215
8 20 35 18 73
9 12 7 3 22
10 7 1 6 14
11 5 1 2 8
12 1 1 1 3
13 1 1
14 1 1
Totale 6.549 56.331 2.493 65.373

3.2. Anziani soli

La consistenza delle famiglie unipersonali può essere meglio valutata alla luce di un approfondito esame delle risultanze anagrafiche le quali in apparenza possono fornire indicazioni che si discostano un po’ dalla reale situazione oggettiva.

Sono le coabitazioni, in particolare in quei segmenti di popolazione che per ragioni di lavoro o studio coabitano al fine di condividere solo le spese abitative e che quindi scelgono distinti regimi anagrafici.

L’attenzione per ora sembra orientata maggiormente alla osservazione degli anziani che vivono soli e che stanno rappresentando un fenomeno sociale da non sottovalutare per gli aspetti assistenziali che ne derivano.

3.3. Matrimoni di cittadini riminesi: in lieve diminuzione, con conferma della preferenza per il rito civile

Matrimoni: con 233 matrimoni di cui 149 civili e 84 celebrati con rito religioso sembra mantenersi il trend dell’anno precedente. Infatti, se consideriamo la scarsa nuzialità del mese di Agosto e della ripresa di Settembre si vede riconferma la riduzione della nuzialità rilevata nel medio-lungo periodo.

Si conferma la netta prevalenza dei matrimoni civili rispetto a quelli religiosi, come avviene già a partire dal 2010. La prevalenza della cerimonia civile è favorita sia dalla preferenza del municipio da parte delle coppie formate da celibi e nubili, sia da dinamiche oggettive legate alla significativa incidenza delle coppie miste non necessariamente di uguale cultura o religione, sia infine da sposi che, avendo alle spalle un precedente matrimonio ormai concluso, optano necessariamente per il rito civile. Nella tabella riepilogativa sono stati considerati esclusivamente i matrimoni in cui lo sposo o la sposa erano residenti a Rimini, a prescindere dal luogo di celebrazione.

 

“Introduciamo la novità del report semestrale- spiega l’amministrazione comunale di Rimini- proprio per collegare sempre più l’elemento statistico con l’evoluzione della città e gli interventi necessari a incrementare la qualità del vivere di residenti e ospiti. Questi numeri confermano in parte trend nazionali e sottolineano aspetti più locali, mettendo in evidenza una Rimini capace di garantire livelli di condivisione, di coabitazione, di servizi comunque buoni. La questione principale, messa in rilievo dal report di metà anno, è ancora quella delle nascite: un tema che non si esaurisce con una campagna di comunicazione ma che chiama in causa tutta la società italiana, passando per quello che non può che essere la necessità di un incremento di opportunità e migliori condizioni in ogni settore della vita pubblica e privata”.