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Auto a fuoco a Santa Maria in Pietrafitta. Perde la vita un carabiniere 43enne

l'auto del carabiniere distrutta dalle fiamme (Adriapress)

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I vigili del fuoco sono intervenuti poco prima dell’alba, alle 5.40, nella frazione di Santa Maria in Pietrafitta a San Giovanni in Marignano dove era stata segnalata un’auto in fiamme in via Cassandro. Arrivati sul posto, i Vigili hanno recuperato il corpo ormai senza vita di un uomo, il vice  brigadiere Sebastiano Di Noia carabiniere di 43 anni in servizio al Comando di Pesaro. Il veicolo, una Opel Meriva, era quasi completamente bruciato. In base alle prime ricostruzioni il mezzo, alimentato a Gpl, avrebbe preso fuoco dopo essere finito contro il muretto e la cancellata di un’abitazione a bordo strada. Il 43enne, residente a Tavullia sposato e padre di tre bambini, stava rientrando dopo aver passato in Riviera una serata per l’addio al celibato di un amico. Quanto alle cause, si ipotizza un colpo di sonno o un malore che gli ha fatto perdere il controllo della vettura. Probabilmente l’uomo ha perso la vita nell’impatto.

Sul posto i militari dei Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie di Riccione e Pesaro, con i Vigili del Fuoco. Sul posto anche il 118 con ambulanza e automedicalizzata.

Sebastiano Di Noia

L’Arma di Pesaro trasmette questo ricordo di Sebastiano Di Noia: Irreprensibile militare, pacato e buono di cuore, umile, sempre sorridente e di rara generosità e bell’altruismo, doti caratteriali indubbiamente di alto profilo che arricchivano quelle umane e militari. Professionalmente molto capace si è distinto negli anni in numerose operazioni di servizio nel Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Pesaro, dove era in servizio dal 2002. Tra queste si annoverano: nel 2009 l’attività investigativa che ha determinato la scoperta di un canale di corruzione nella Commissione Tributaria di Pesaro, poi l’indagine che ha portato nel 2012 a sgominare una banda dedita ai furti di imbarcazioni e yacht di lusso, le indagini che nel 2013 hanno portato a trarre in arresto gli autori del delitto Andrea Ferri e delle lesioni subite da Lucia Annibali, nel 2015 ha partecipato all’operazione che ha portato alla cattura degli assassini di Ismaele Lulli.
Prima di assumere l’incarico a Pesaro ha lavorato presso la Stazione Carabinieri di Arcevia (AN) e ancor prima alla Stazione Carabinieri di Cernusco sul Naviglio (MI).
Il brigadiere, specializzato tiratore scelto, lascia all’improvviso una moglie e tre figli piccoli, una di 13 uno di 9 e la piccola di 6 anni. I suoi colleghi e gli amici si stringono in queste ore intorno alla famiglia ed ai bimbi.