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"Attenzione alle truffe". Il vademecum dei Carabinieri

In foto: dal video "i consigli di fedele"
dal video
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 12 minuti
lun 5 set 2016 11:59 ~ ultimo agg. 6 set 15:37
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Come difendersi dal fenomeno delle truffe agli anziani.

A cura del Comando Provinciale dei Carabinieri di Rimini.

Figli, nipoti! richiamiamo la vostra attenzione perché anche dall’interno delle famiglie arrivi ai nostri anziani un messaggio forte e martellante che possa metterli in guardia dai truffatori.

Qui di seguito trovate un vademecum – dei consigli antitruffa – per contrastare quest’odiosissimo fenomeno che vede sotto attacco la fascia debole degli anziani: vi invitiamo ad invertire i ruoli classici dell’educazione ed essere voi a spiegare, ai nostri amati “vecchi” (non ce ne vogliano) che cosa fare per non essere raggirati. Noi Carabinieri stiamo organizzando numerosissimi incontri, in molti luoghi di aggregazione frequentati da anziani ma riteniamo di coinvolgere gli “eredi” per essere sempre più efficaci ed arrivare ad ognuno di loro.

Certi, che la lettura di questi semplicissimi consigli possa servire anche ai giovani. Buon lavoro!

www.carabinieri.it

legione

VADEMECUM, CONSIGLI, INFORMAZIONI
ED ATTIVITA’ DI PREVENZIONE
Buongiorno signora, sono un amico di suo figlio che mi deve dare dei soldi per l’acquisto di un computer e mi ha detto di passare da lei ”: se qualcuno vi si presenta davanti e si esprime con frasi di questo tipo, mettetevi subito sulla difensiva perché c’è qualcosa che non va e pensate subito ad una truffa. Questa è soltanto una delle tante truffe che vengono messe in atto, ormai quasi quotidianamente, nei confronti di anziani o di persone sole che vengono raggirate nei modi più incredibili ed impensabili.
Falsi carabinieri, pompieri, assistenti sociali, sacerdoti e suore: sono molti i travestimenti che i truffatori di professione usano e le scuse per ingannare le persone più deboli sono veramente tante. Negli ultimi tempi anche il telefono rappresenta un possibile rischio, soprattutto da quando i contratti telefonici sono facili da stipulare. Le vittime di questi raggiri, che sono moltissimi in Italia, sono soprattutto gli ultrasettantenni che, per l’abilità e la scaltrezza di questi malviventi, cadono con più facilità nella trappola. Le truffe ai danni di persone anziane sono reati odiosi ed è per questo che il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e una serie di incontri con i cittadini e con le forze dell’ordine, sono di supporto non solo alla prevenzione delle truffe ma anche nei casi in cui le vittime non sappiano superare il senso di smarrimento o di vergogna. Proprio per sensibilizzare i cittadini su questo problema, questa campagna di informazione e prevenzione ha come obiettivo quello di fornire alcuni elementi che possano mettere nelle condizioni di non essere raggirati per far sì che di fronte a dei potenziali truffatori, possiate essere sempre pronti a reqgire e ad evitare il peggio. Tipologie più frequenti di truffe

FALSI CARABINIERI E/O APPARTENENTI AD ALTRE FORZE DI POLIZIA Il fenomeno dei reati perpetrati da soggetti che, fingendosi militari dell’Arma dei Carabinieri, raggirano le vittime per sottrargli denaro e oggetti di valore, registra un trend in aumento. Dall’attività di monitoraggio del fenomeno è emerso che i malviventi operano spesso in coppia, mettendo in atto, ai danni di persone anziane, in particolar modo una delle seguenti tre tipologie di condotte criminose:
– entrambi si qualificano come appartenenti all’Arma, per lo più senza mostrare segni distintivi, adducendo esigenze connesse con controlli di polizia, al fine di introdursi all’interno delle abitazioni degli anziani, per poi derubarli;
– uno dei due malfattori contatta telefonicamente la vittima fingendosi “carabiniere”, riferendo alla stessa il coinvolgimento in problemi di giustizia e/o di polizia di un familiare (generalmente figlio o nipote), mentre il complice (fingendosi avvocato e/o carabiniere) si presenta a casa al fine di ritirare il denaro richiesto dall’interlocutore al telefono;
– uno dei due malviventi si qualifica come appartenente all’Arma e l’altro come dipendente del Comune e/o di aziende che erogano servizi (luce, acqua, gas, rifiuti, ecc.); entrambi si presentano nell’abitazione delle vittime con la scusa di effettuare dei controlli per poi asportare denaro e oggetti di valore.
Ricordate che quando avete un minimo dubbio in merito potete chiamare il numero di emergenza “112” a qualsiasi ora del giorno o della notte oppure, negli orari d’ufficio, l’utenza telefonica della Stazione Carabinieri del vostro comune.

RICONTROLLARE I SOLDI Le banche e le poste sono sicuramente fra le mete più ambite dei truffatori che aspettano,
solitamente, le loro vittime all’esterno degli istituti con l’obiettivo di farsi consegnare il denaro appena prelevato. Le modalità per raggirare le persone sono disparate. Succede spesso che una persona anziana dopo aver fatto un prelievo venga seguita da qualcuno che, poco dopo, si presenta come un funzionario di banca. In genere il finto funzionario suona il campanello di casa, affermando che potrebbe esserci stato un errore da parte della banca e che è necessario fare una verifica sul numero di serie delle banconote appena ritirate per accertarsi che sia tutto a posto. A quel punto l’anziano consegna i soldi e il truffatore, fingendo di contarli o controllarli, con estrema abilità, li sostituisce con banconote false.
Pertanto ricordate sempre che nessun funzionario di banca vi cercherà mai a casa per controllare le banconote o i numeri seriali delle stesse.

FALSA EREDITA’ Stessa procedura per quanto riguarda una falsa eredità da consegnare. In questo caso il truffatore cerca un vecchio amico a cui dovrebbe consegnare del denaro relativo ad una eredità. Ferma una persona anziana per chiedere informazioni sull’amico, ma nessuno sa niente finché un passante, complice del truffatore, si ferma e dice che quella persona è morta.
A quel punto viene prospettata allanziano la possibilità che l’eredità possa essere elargita a lui ma per farlo serve un anticipo per il notaio. Ovviamente la cifra deve essere pagata subito.

RIPULIRVI LA GIACCA Molto più diffusa e più vecchia è la truffa del gelato o del caffè sulla giacca. Nella maggior parte dei casi i malviventi che mettono in atto questa truffa sono donne con bambini, ma a volte anche ragazzi che, con un gelato o un caffè in mano, urtano la vittima designata facendoglielo cadere sulla giacca. Poi, con la scusa di ripulirla, la invitano a togliersela e gli rubano il portafogli.

FALSE PIETRE PREZIOSE Questa è sicuramente una delle truffe più ricorrenti. Un signore di aspetto rassicurante ed in genere di mezza età, si finge uno straniero che per
un’urgenza deve raggiungere il suo paese d’origine ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio. A quel punto ferma una signora per strada e cerca di venderle un anello o delle pietre preziose, cui attribuisce un valore di sette o diecimila euro. Naturalmente, per convincere la sua vittima ad acquistare la merce, le propone un prezzo molto più vantaggioso. Nel corso della trattativa arriva un altro signore ben vestito che afferma di essere un gioielliere che mostra una lente e controlla le pietre. Ovviamente si tratta di un complice che finge di volerle acquistare al prezzo di cinquemila euro. Ma
lo straniero insiste perché sia l’anziana signora a comprarle e, spesso, riesce a convincerla facendosi consegnare anche due o tremila euro.

FALSA BENEFICENZA In questo caso il protagonista è quasi sempre un signore ben vestito, in genere sui 50- 60 anni circa, spesso con accento straniero, che si finge un medico o un rappresentante di una casa farmaceutica alla ricerca di un deposito per donare medicinali a scopo di beneficenza.
Ferma la vittima per strada e gli chiede informazioni su questo deposito. La persona fermata, ovviamente, non sa dargli nessuna indicazione. Guarda caso, subito dopo passa una seconda persona che finge di sapere dove si trova il deposito ma dice che è stato chiuso. La donazione allora può avvenire solo tramite notaio ma serve un anticipo in denaro che la persona incaricata della beneficenza non ha a disposizione in quel momento. L ‘anziano fermato per strada viene convinto che se consegna un contributo alla beneficenza può avere anche una percentuale ad una condizione: fornire il denaro necessario per il notaio. A quel punto la vittima, ormai convinta, viene anche accompagnata a ritirare una discreta cifra (che di solito si aggira su qualche migliaio di euro). Poi viene fatta salire sull’auto insieme ai due “compari” per andare dal notaio. Durante il tragitto, i truffatori ricordano che sicuramente servirà una marca da bollo. Quindi si fermano dinanzi ad un ufficio postale o tabaccaio e chiedono alla vittima di andare ad acquistarla. Appena la vittima scende dal mezzo i malviventi fuggono.
TRUFFE DEI FINTI MAGHI Sono sempre più numerosi i casi di finti maghi e sedicenti santoni che truffano le persone. sfruttandone debolezze e stati di bisogno. Per evitare di cadere nei loro tranelli, abbiamo messo a punto un apposito decalogo anti-truffe.
L’attività di astrologo, chiromante, o veggente non è di per sé vietata, ma esistono una serie di illeciti sanzionati anche dalla legge come l’esercizio del mestiere di ciarlatano, la circonvenzione d’incapace, la truffa e l’estorsione. Ecco allora i consigli da seguire:
– non parlare a questi sedicenti maghi o santoni della propria vita privata e non fornire recapiti personali: qualsiasi informazione può essere usata contro di voi per minacce e ricatti;
– non incontrarli mai da soli e registrare ogni conversazione, anche telefonica;
– farsi mettere per iscritto ciò che dicono di garantire.
Il “compenso a esito raggiunto” è un bluff. In realtà pretendono denaro in anticipo per materiale che non vale nulla. In ogni caso non usare mai contanti, perché il pagamento non è dimostrabile. né assegni post-datati perché possono essere girati ad altre persone e, se si cambia idea, è molto difficile bloccarli. Non dare retta ai loro interventi televisivi e alle loro pubblicità: sono solo investimenti commerciali, per di più ingannevoli. Non coinvolgere assolutamente bambini o adolescenti. Non farsi abbindolare da immagini e libri sacri o foto e registrazioni in compagnia di vip o da attestati e diplomi altisonanti: spesso sono strumentalizzazioni, fumo negli occhi. Non firmare nulla. Non aver paura di denunciarli perché se non hanno risolto un problema non hanno alcun potere. Rivolgersi sempre all’autorità competente.

FALSI FUNZIONARI ED IMPIEGATI I malviventi che si spacciano per falsi funzionari o impiegati generalmente si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover verificare la posizione pensionistica o contributiva; ovvero per controllare i contatori del gas, della luce e dellacqua e, recentemente, per dare
indicazioni sulla compilazione del censimento ma in realtà il loro scopo è quello di raggirare le persone facendosi consegnare soldi, sottraendo beni o altre cose di valore. Ricordatevi che prima di fare dci controlli nelle case gli enti competenti avvisano i cittadini affiggendo dei cartelli all’interno della loro sede istituzionale, vale a dire Comune, Provincia, ecc.
DECALOGO CONTRO LE TRUFFE… E NON SOLO
Prima di aprire la porta ad uno sconosciuto, anche se veste l’uniforme o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica utilità, è necessario verificare da chi è stato mandato e per quali motivi.
Importantissimo accertarne l’identità richiedendo un documento ed un tesserino aziendale. Se non si ricevono rassicurazioni, non bisogna aprire la porta per alcun motivo e la prima cosa da fare è chiamare il “l12”. Ricordare sempre che nessun ente o azienda di pubblica utilità manda personale a casa per il pagamento delle bollette o per rimborsi. Nessun ente manda personale a casa per sostituire banconote false date erroneamente. Non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare i nostri soldi o il nostro libretto della pensione anche se chi ci ferma e ci vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Nel corso di operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente è sempre bene farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Se qualcuno ha il dubbio di essere osservato all’interno della banca o dell’ufficio postale è opportuno farlo presente agli impiegati o al personale di vigilanza. Se questo dubbio assale per strada la prima cosa da fare è quella di entrare in un negozio o cercare un poliziotto ovvero una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, mai fermarsi con sconosciuti e mai farsi distrarre. Quando si utilizza il bancomat è bene essere prudenti: evitare di operare se ci si sente osservati. Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio chiamate subito il “112”. I militari saranno a vostra completa disposizione per aiutarvi.In generale, per tutelarvi dalle truffe, vi consigliamo:- diffidate sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata;- non partecipate a lotterie non autorizzate e non acquistate prodotti miracolosi o oggetti presentaticome pezzi d’arte o di antiquariato se non siete certi della loro provenienza;- non accettate in pagamento assegni bancari da persone sconosciute;- non firmate nulla che non vi sia chiaro e chiedete sempre consiglio a persone di fiducia più esperte di voi. I suggerimenti sopra riportati sono quelli che i militari dell’Arma più frequentemente forniscono ai cittadini che si rivolgono a loro su argomenti legati soprattutto alla sicurezza.Si tratta di consigli di carattere generale che derivano soprattutto dalla nostra esperienza “sulcampo” per aiutarvi a conoscere meglio i vostri diritti e a prevenire le situazioni di pericolo. Ovviamente non sono, né possono essere, esaustivi perché troppe sarebbero le variabili da considerare. Comunque, sono consigli che spesso si sono rivelati molto utili.

QUANDO CHIAMI IL 112… Quando avete dei dubbi o sorgono dei problemi, ricordate che potete chiamare, a qualsiasi ora del giorno o della notte il numero di emergenza “112”, oppure, negli orari d’ufficio, l’utenza telefonica della Stazione Carabinieri del vostro comune.All’Operatore che risponde alla vostra telefonata fornite, con calma, le seguenti informazioni:- date il vostro nome e cognome, senza timore, perché i vostri dati personali saranno trattati con la massima riservatezza. Le richieste anonime possono creare ostacolo ad un pronto interventodell’equipaggio del Nucleo Radiomobile o di altra forza di polizia;- dite da dove state chiamando e qual è il vostro numero telefonico, l’Operatore vi richiamerà qualora cadesse la linea;- raccontate brevemente cosa è successo o cosa sta ancora accadendo, specificando il luogo del fatto;6- ascoltate attentamente le direttive che vi fornisce l’Operatore del 112 e non riattaccate il ricevitore finché lo stesso Operatore non ve Io dice.

CONSIGLI UTILI PER LE PERSONE ANZIANE E SOLE

SUGGERIMENTI UTILI DA ADOTTARE QUANDO SEI IN CASA- accertati sempre che la porta sia sicura: se possibile, installa una porta blindata con spioncino;- le finestre è meglio che siano dotate di maniglie con serratura;- non tenere in casa grosse somme di denaro, gioielli ed altri oggetti di valore. In caso contrario riponili in una cassaforte che dovrebbe essere murata in un punto ben nascostodell’appartamento;- prima di uscire dall’abitazione controlla sempre che tutte le porte e le finestre siano ben chiuse enon nascondere le chiavi all’esterno;- chiedi ai vicini di ritirare la posta quando vai via per le vacanze (una cassetta delle poste pienaindica che sei via da alcuni giorni) o di avvisare te o il “112” se notano qualcosa di sospetto;- non lasciare niente a portata di mano: potrebbe servire come mezzo ausiliario per entrare in casa (scale, cavalletti, ecc.);- non nascondere i beni preziosi nei soliti posti (armadi, cassetti, vasi, quadri. ecc.);- non aprire il portone o il cancello, con l’impianto automatico, se non sei certo del1’identità della persona che vuole entrare;- presta attenzione se persone sconosciute, con pretesti di qualsiasi genere (tecnici comunali, operai del gas, venditori porta a porta) chiedono di entrare in casa. Ricordati che nessun Ente o Ufficio invia personale dipendente a casa per il pagamento di bollette, per rimborsi o persostituire banconote false “date erroneamente”;- se ricevi spesso telefonate anonime, presta attenzione: potrebbe essere un modo per controllarequando in casa non c’è nessuno;- se si presentano sconosciuti che dichiarano di appartenere a Enti, Associazioni, Corpi di Polizia,prima di farli entrare, telefona all’Ufficio a cui dichiarano di appartenere.

TI CONSIGLIAMO, INOLTRE- se hai bisogno di una copia delle chiavi di casa rivolgiti, se possibile, ad un ferramenta di fiducia ed evita di scrivere nome ed indirizzo sul portachiavi;- se perdi le chiavi, cambia subito la serratura!;- se abiti in un piano basso o in una casa indipendente, metti delle grate alle finestre oppure dei vetri antisfondamento;- illumina con particolare attenzione l’ingresso e le zone buie. Se all’esterno c’è un interruttore della luce, proteggilo con una grata o con una cassetta metallica per impedire che qualcuno possa disattivare la corrente;- cerca di conoscere i tuoi vicini, scambiatevi i numeri di telefono per poterli contattare in caso di prima necessità;- non mettere al corrente tutte le persone di tua conoscenza dei tuoi spostamenti (soprattutto in caso di assenze prolungate);- se abiti da solo, non fallo sapere a chiunque;- in caso di assenza prolungata, avvisa solo le persone di fiducia e concorda con uno di loro che faccia dei controlli periodici;- non lasciare mai la chiave sotto lo zerbino o in altri posti facilmente intuibili e vicini all’ingresso. Non lasciare biglietti di messaggio attaccati alla porta che avvertono che in casa non c’è nessuno;- considera che i primi posti esaminati dai ladri, in caso di furto, sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l’interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti;

– se hai degli oggetti di valore, fotografali e riempi la scheda con i dati considerati utili in caso difurto (il documento dell’opera d’arte);- conserva con cura le fotocopie dei documenti di identità e gli originali di tutti gli atti importanti (rogiti, contratti, ricevute fiscali, ecc.);- nel caso in cui ti accorga che la serratura è stata manomessa o che la porta è socchiusa, nonentrare in casa e chiama immediatamente il l 12”. Comunque, se appena entrato ti rendi conto che la tua casa è stata violata, non toccare nulla, per non inquinare le prove, e telefona subito al Pronto Intervento.

CONSIGLI UTILI PER COLORO CHE VIVONO ED OPERANO CON PERSONE ANZIANE SOLE. CONSIGLI PER FIGLI, NIPOTI E PARENTI non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro, fatevi sentire spesso ed interessatevi dei loro problemi. Ricordate sempre loro di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio, fate capire loro che è importante chiedere aiuto a voi, aivicini di casa od alle Forze dell’Ordine. Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.CONSIGLI PER I VICINI DI CASA- se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto quattro chiacchiere con loro. La vostra cordialità li farà sentire meno soli;- se alla loro porta bussano degli sconosciuti, esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri;- segnalate alle Forze dell’Ordine ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga gli anziani vostri vicini di casa.

CONSIGLI PER GLI IMPIEGATI DI BANCA O UFFICIO POSTALE- quando allo sportello si presenta un anziano e vi fa una richiesta spropositata di danaro contante, perdete qualche minuto a parlare con lui. Basta qualche piccolo accorgimento ad evitare dei drammi;- spiegate agli anziani che all’esterno delle banche e degli uffici postali nessun impiegato effettua controlli, tanto meno si reca presso le loro case per effettuarli. Per ogni minimo dubbio, esortateli a contattarvi.

CONCLUSIONILa soddisfazione e la serenità dei cittadini è lo scopo dell’attività istituzionale dell’Arma dei Carabinieri che si basa su una concreta disponibilità ed una preventiva attività di ascolto dei bisogni della gente, delle loro esigenze ed aspettative.La “prossimità” rappresenta uno sforzo operativo concreto per il raggiungimento di tali obiettivi, mediante la realizzazione di una serie articolata di interventi che hanno, quale comune denominatore, la centralità del cittadino ed il rapporto con esso, nell’ambito del quale ogniappartenente all’Arma dei Carabinieri rivolge la propria azione, oltre che nel campo della prevenzione e repressione dei reati, anche nel più arduo compito della “rassicurazione sociale”,concretizzata nel senso di “vicinanza” alla popolazione. In tal senso è caratterizzata tutta l’attività istituzionale, soprattutto quella delle Stazioni Carabinieri che, per la loro natura di presidio capillare sul territorio, rappresentano il “punto di ascolto” più prossimo alla gente. Si ritiene infine opportuno rammentare che l’Arma dei Carabinieri consente ad ogni cittadino di entrare in contatto con l’istituzione anche attraverso il sito www.carabinieri.it.