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Attualità Rimini

Rientrato dal sisma l'elicottero antincendio della Forestale

In foto: l'elicottero
l'elicottero
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 26 ago 2016 14:30 ~ ultimo agg. 14:31
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L’elicottero AB 412 del Corpo Forestale dello Stato, schierato durante i mesi estivi all’aeroporto di Rimini per proteggere la Romagna dagli incendi boschivi, è rientrato con tutto l’equipaggio da Amatrice dove era stato inviato con urgenza nella mattina del 24 agosto scorso per trasportare alcune unità cinofile provenienti dal Veneto. Con il rientro dell’elicottero è stato ripristinato il sistema di protezione che permette un rapido intervento per lo spegnimento degli incendi boschivi; nei prossimi giorni l’area di intervento in caso di incendio si amplierà a tutto il territorio regionale sostituendo, in caso di emergenza,  l’analogo elicottero dei Vigili del Fuoco di base a Bologna che invece è rimasto ad operare nei territori colpiti dal sisma.

Partito da Rimini a poche ore dal sisma l’elicottero è stato prima inviato a Padova per caricare due unità cinofile del Soccorso Alpino del Corpo Forestale dello Stato e un’unità cinofila dei volontari del Soccorso Alpino nazionale, tutte e tre in servizio sulle montagne del Veneto. Dopo il viaggio e lo scarico dei cinofili direttamente presso l’eliporto di Amatrice, c’è stata la partecipazione alle prime attività di soccorso in base alle indicazioni  dell’Unità di Crisi. Poi il rientro su Rimini.

 

Il Comandante Provinciale Aldo Terzi ha raccolto la testimonianza dell’Ispettore Bruno Zorzi, classe 1968, bolognese di nascita, pilota di elicottero del Corpo Forestale dello Stato dal 2004 rientrato, insieme all’equipaggio forestale, dal sisma:

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il terremoto dall’alto

“Il  terremoto visto dall’alto mi ha ricordato le immagini di devastazione che passano i telegiornali dai luoghi di guerra in Medio Oriente o quelli che venivano dai Balcani durante la guerra civile. Interi paesi rasi al suolo con tanti puntini colorati che sono i soccorritori che cercano di estrarre le persone dalle macerie. Emozionanti sono stati i veloci incontri e i racconti dei numerosi colleghi forestali, molto spesso in servizio proprio nei piccoli  Comandi Stazione che hanno sede nei paesi della zona e  che,  per questo, sono stati tra i primi ad arrivare e a prestare soccorso estraendo molto persone dalle macerie e che, senza sosta, stavano continuando a dare il loro contributo”.