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venerdì 29 marzo 2024
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Icaro Sport

I Falcons aprono le porte al baseball per ciechi. Ospiti i Patrini Malnate, Campioni d'Italia

In foto: Sartini e Ioli
Sartini e Ioli
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
lun 29 ago 2016 20:02 ~ ultimo agg. 31 ago 21:26
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I FALCONS APRONO LE PORTE AL BASEBALL PER CIECHI. OSPITI I PATRINI MALNATE, CAMPIONI D’ITALIA

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Sono ospiti del Torre Pedrera Falcons e del campo di Rivabella da oggi (29 agosto) al 2 settembre i Patrini Malnate, Campioni d’Italia 2016 di BxC (baseball per ciechi).

La squadra di baseball non vedenti dell’associazione Ciechi Sportivi Varesini, guidata dal manager Adriano Chiesa, si allenerà questa settimana sul campo di Rivabella in preparazione alla Coppa Italia; il loro sarà un vero e proprio ritiro in riviera, che unirà sport e vacanza.

I Patrini si erano laureati Campioni d’Italia il 25 giugno scorso, superando 13 a 5 la Fiorentina campione uscente, ed ora i varesini vorrebbero bissare il successo strappando ai Toscani anche la Coppa Italia che si giocherà a settembre.

Per i Falcons l’occasione di scoprire un nuovo mondo e per vedere il nostro baseball giocato in maniera un po’ particolare. Giovedì pomeriggio alle 17.30 la squadra Cadetti e qualche atleta Seniores, saranno chiamati a sperimentare il gioco sulla propria pelle: verranno bendati e giocheranno una partitella dimostrativa sfidando i Campioni d’Italia. Se ne vedranno delle belle…

IOLI E SARTINI DI RITORNO DALLE LITTLE LEAGUE WORLD SERIES

Sono un fiume in piena Simone Ioli, Elia Sartini e le rispettive famiglie di ritorno dalle Little League World Series. Un’esperienza indimenticabile per i ragazzi che erano i veri protagonisti dell’avventura, ma anche per i genitori, che sono stati trattati come vip.

I falchetti, con la rappresentativa Emilia Romagna, erano approdati alle Little League World Series di Williamsport (Pennsylvania, USA), dopo essersi diplomati Campioni d’Italia Little League al torneo delle regioni di giugno a Parma e Campioni d’Europa alle finali EA (Europe-Africa) di Kutno (Polonia).

Arrivati negli Stati Uniti hanno trovato un nuovo mondo ad attenderli. Due stadi da far invidia alla Major League, i ragazzi sono stati vestiti da testa a piedi tutti uguali, la prima giornata l’hanno passata completamente con i media, fra interviste, registrazioni di video e pubblicità che sarebbero poi andate in onda su ESPN America. Trattati come dei Vip: “Qua sono proprio fanatici, i ragazzi hanno una telecamera che li segue ogni volta che escono dal campus. Siamo al ristorante e mangiano con quel coso puntato sempre addosso” ci dice Gabriella, la mamma di Elia. Patrizia, mamma di Simone è invece stupita per l’accoglienza: “È sempre festa! Una cordialità e ospitalità difficile da spiegare! Grazie mondo!”

I ragazzi e le famiglie ogni giorno avevano un invito a pranzo da qualcuno: dalla sig.ra Mariolina al ristorante Salvo’s, da Franco’s, al circolo Italiani “Sons of Italy”, e un giorno addirittura un piscina party a casa del Sindaco! L’ennesimo colpo di scena è arrivato alle partite. Patrizia scrive sui social: “Notare il pubblico per una partita fra due squadre perdenti!”. Sì, perché a vedere Italia Messico c’erano più di 15mila persone. Negli Usa la Little League è seguitissima, a vedere la finalissima tutti gli anni si presentano circa 45mila persone…

Ma veniamo alle partite. Il torneo era diviso in due mini tornei: 8 squadre americane e 8 internazionali. Si giocava con la formula olimpica, chi vince va avanti, chi perde entra nel girone dei ripescati; con due sconfitte sei eliminato. Alla fine il campione americano e il campione internazionale si sfidano per il titolo delle World Series. I pronostici ovviamente erano sfavorevoli all’Italia, anche se tutti ci credevano.

Il manager Marco Bortolotti puntava a tornare a casa con una vittoria, mentre i “babbi Falcons” Simone (babbo di Elia) e Paolo (babbo di Simone) erano più sognatori e speravano in qualcosa di più.

La prima avversaria per l’Italia era l’Australia, alla portata sulla carta, ma quando i ragazzi sono scesi in campo e si sono trovati di fronte un pitcher dodicenne di 175 cm per 77 kg qualche equilibrio si è rotto. Lanciatori sul monte dell’Italia proprio i due ragazzi riminesi, con Sartini partente (2.1 inning lanciati con 4 valide, 2 punti e 2 strike out) che si è poi spostato in prima base e Ioli che ha ricoperto prima il ruolo di esterno destro per poi chiudere la partita in pedana con una prestazione magistrale (2 inning lanciati 2 valide e 3 strikeout). Ma purtroppo l’attacco italiano non è riuscito a contrastare la velocità del partente australiano, con Elia che è andato vicino al fuoricampo al quarto inning ma la sua legnata è stata colta al volo dall’esterno centro, ed il lineup che ha collezionato le uniche due valide solo all’ultima ripresa sul rilievo e chiudendo l’incontro sull’1 a 3.

Italia dunque subito nel girone delle ripescate, dove dopo un paio di giornate si è scontrata con il temuto Messico. La partita è inaspettatamente in equilibrio fino alla sesta ripresa, quando sull’1 a 4 i sudamericani sono protagonisti di un big inning da 8 punti cui gli italiani rispondono con una rimonta di 6 che non è però sufficiente, con l’incontro che termina sul 7 a 12. Per Elia e Simone sempre posto da titolari in campo, con il primo a difendere il cuscino di prima base, mentre il secondo che si destreggia tra esterno sinistro, terza e seconda base, colpendo al sesto inning da leadoff la prima valida che da il via alla rimonta.

Dunque doppia sconfitta che costa all’Italia l’eliminazione e l’ultima partita di “consolazione” che la vede opposta agli americani del NorthWest. Ancora una volta ottima la partenza italiana, con il parziale di 0 a 1 fino al quarto, quando un big inning da 5 punti degli avversari chiude le velleità, con gli azzurrini che riescono solo ad accorciare fino al 2 a 6 finale. Soddisfazione anche in questo caso per i nostri Elia e Simone che ancora una volta sono titolari rispettivamente in prima base ed esterno destro, con Simone sempre leadoff che colpisce un’ottima linea al primo turno che si spegne però nel guanto dell’esterno centro.

I Campioni del Mondo per la cronaca sono i newyorchesi del Mid-Atlantic, che hanno battuto nella World Series 2 a 1 i campioni internazionali, i Sud Coreani della Asia-Pacific.

Alla fine delle partite Gabriella riferisce: “I ragazzi sono un po’ ammosciati, ma quando a freddo penseranno che il torneo è partito con 7.500 squadre in tutto il mondo magari si tireranno su”. Patrizia invece chiude così: “La nostra avventura di conclude. Williamsposrt una città, un sogno. Un’esperienza indimenticabile, ricca e costruttiva, da condividere con amici, compagni di squadra e chiunque crede nel gioco del baseball”.

I compagni di squadra di Elia e Simone, i Ragazzi “A” Falcons hanno seguito con attenzione le gesta dei compagni, guardando tutte le partite su tablet direttamente dal torneo di Collecchio, dove hanno fatto le ore piccole per non perdersi gara uno, e qualche “magheggio” in campo, anche a discapito di un buon piazzamento nella classifica finale, per non farsi sfuggire la diretta di gara2. I Ragazzi nonostante l’assenza dei due compagni si sono classificati quarti, dietro solo a Nettuno Academy, Vicenza e Grosseto, e lasciandosi alle spalle Athletics BO, Oltretorrente, Junior Rimini, San Martino BA, Junior PR, Collecchio A e B e Sala Baganza.

Simona Conti
Torre Pedrea Falcons