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giovedì 18 aprile 2024
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Blog/Commenti Viabilità

Buona vacanza ... senza tram!

di Francesco Cavalli   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 1 ago 2016 11:34 ~ ultimo agg. 17 ago 11:34
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Confesso che non sono un frequentatore abituale dei servizi Start a Rimini. Qualche volta decido di prendere l’autobus o il filobus per venire a lavorare (da Riccione a Rimini). Per la verità, almeno un paio di volte ho cercato di impormi di utilizzare i mezzi pubblici per venire a lavorare, l’ho fatto per dei periodi, poi ho abbandonato, stanco delle attese e dei disservizi. Una volta, per gioco, avevo anche iniziato a segnare i ritardi quotidiani in una tabella, così per avere una memoria comprovata, poi ho smesso e sono ritornato a muovermi in auto.

 

Qualche volta però devo prendere l’autobus per necessità, e in questi casi non ho alternative. Oppure l’alternativa, come alla fine è successo questa mattina, è andare a piedi.

Ieri sera sono rientrato da un lavoro all’estero e questa mattina sono dovuto andare a restituire un’auto noleggiata a Rimini, marina centro. Alle 9.25 ero in piazzale Kennedy nell’attesa dell’11 per venire in centro. Per semplice curiosità controllo la tabella degli orari, sapendo che sono del tutto indicativi, specialmente d’estate quando l’11 si prende quando passa. Secondo la tabella sarebbe dovuto passare il primo filobus due minuti dopo il mio arrivo, ma il primo passa alle 9.40. Passa appunto, perché l’autista non si ferma facendo segno che è pieno e non prende altri passeggeri.

Mi guardo intorno, saremo una decina di persone in attesa. Qualcuno impreca, qualcun altro, forse fa lo stesso ma in tedesco e in russo. Una coppia di mezza età commenta: “quando sono così pieni, ne passa di solito un altro subito dopo”. Speriamo. In ogni caso attendiamo. Nel frattempo la fermata si popola di altre persone, ora siamo sedici. A parte me, tutti gli altri mi sembrano turisti che, probabilmente, profittando della giornata nuvolosa, avranno deciso di farsi un giro nel centro storico di Rimini.

Dopo un quarto d’ora dal passaggio dell’autobus strapieno, finalmente ne vediamo arrivare un altro. Speriamo si fermi, ma il mezzo non accenna a rallentare. L’autista, come ci vede, fa segno con entrambe le mani che abbandonano il volante per un momento “tutto pieno”. Anche questo passa senza fermarsi. Le imprecazioni di prima ora diventano insulti, alla città e al servizio, almeno quelle in italiano. Non riesco a reagire. Da riminese mi sento in qualche modo offeso da quanto sento, ma come dargli torto?

Alcuni abbandonano la fermata, io attendo ancora qualche minuto, poi decido di raggiungere il centro a piedi, tutto sommato è una passeggiata di 20 minuti e oggi non fa così caldo. Mi sarebbe andata peggio se fossi dovuto andare a Riccione.

Camminando, rifletto su quanto accaduto. Certo, c’è l’attenuante che siamo oggi il primo agosto, siamo nel cuore dell’estate riminese. Poi penso, non può essere un’attenuate visto che il turismo è la nostra principale vocazione! Allora può essere un’attenuante il fatto che essendo nuvoloso, più gente ha desiderio di recarsi nello splendido centro storico di Rimini. Poi penso, no, non può essere un’attenuante neppure questo. Non ci sono scuse, e quelle imprecazioni contro Rimini che mi hanno ferito, hanno purtroppo ragion d’essere.

Io in ufficio sono arrivato con 40 minuti di ritardo, poco male, ma la cosa che mi ha spinto a scrivere questo breve post sono state quelle parole che ho sentito contro la nostra città spinte da un illogico disservizio.

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