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Cronaca Provincia

Abusivismo, distributori, money transfer. L'attività delle Fiamme Gialle

In foto: un sequestro
un sequestro
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 13 ago 2016 14:48 ~ ultimo agg. 14 ago 14:48
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Dall’inizio di luglio la Guardia di Finanza di Rimini, nell’ambito di un dispositivo Nazionale predisposto dal Comando Generale, ha avviato nella provincia un piano estivo di controlli a tutela dell’economia legale. Particolare attenzione è stata dedicata alle località di maggiore aggregazione turistica del litorale, ai centri storici delle città maggiori, ma anche nelle località dell’interno, in prossimità degli spazi portuali e presso l’aeroporto di Rimini.

Nell’ultimo mese sono stati nove, con altrettante denunce per i responsabili, gli interventi di sequestro operati sul litorale (a Rimini e Cattolica quelli più rilevanti) in materia di contraffazione e pirateria audiovisiva per complessivi 2000 prodotti contraffatti (abbigliamento, accessori moda e occhiali da sole) o comunque detenuti ai fini commerciali in violazione delle norme a tutela del diritto d’autore.

L’unicità del dispositivo organizzativo della Guardia di Finanza permette di integrare i compiti di polizia economico-finanziaria con le funzioni di polizia giudiziaria. Le operazioni tuttora in corso, partono dai punti di smercio e vendita e puntano poi a ricostruire l’intera filiera del falso e della distribuzione, fino ai produttori/importatori e ai depositi di stoccaggio della merce illecita.

Sono stati controllati inoltre 15 distributori stradali di carburante nel contrasto dell’evasione delle accise e della regolare erogazione del carburante ed esposizione dei prezzi praticati. Sette i lavoratori “in nero” scoperti nel mese luglio, con la sospensione della licenza di un locale da intrattenimento. Individuati 5 casi di affitti in nero di case vacanze; 9 le violazioni riscontrate, con il conseguente avvio di più approfonditi accertamenti fiscali per segnalare le imposte evase all’Agenzia delle entrate.

Altro fronte di intervento, un piano di controlli mirati sui servizi di rimessa di denaro, per prevenire condotte finalizzate all’utilizzo dei circuiti di pagamento alternativi ai canali bancari per finalità di riciclaggio di proventi illeciti, ovvero per possibili operazioni destinate al finanziamento del terrorismo.

In provincia perciò, a partire dal 1° luglio sono stati eseguiti 7 accertamenti presso altrettanti sportelli di money transfer, che hanno permesso di porre sotto controllo operazioni di trasferimento di denaro, poste in essere da 13 soggetti. L’effettuazione di questi controlli “sul posto” ha anche lo scopo di evitare casi di “aggiramento” delle regole che sovrintendono a tali servizi, fra cui il divieto di frazionamento artificioso dei pagamenti al di sotto della soglia di legge fissata in 1.000 euro (cosidetto smurfing) oppure la fittizia intestazione delle transazioni a prestanome. Il complesso di dati e informazioni così raccolti sono stati posti a disposizione del Gruppo Investigativo sul Finanziamento al Terrorismo (G.I.F.T.) della Guardia di Finanza, recentemente istituito nell’ambito del Nucleo Speciale Polizia Valutaria, su ordine del Comandante Generale, Gen. C.A. Giorgio Toschi, per l’effettuazione di ulteriori analisi e incroci con gli altri sistemi informativi in uso al Corpo e con le segnalazioni di operazioni sospette per rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. Complessivamente si rileva infine che in luglio i militari del Comando Provinciale di Rimini hanno controllato 140 veicoli, identificato 209 persone, eseguiti controlli strumentali (per il regolare rilascio di scontrini e ricevute fiscali) nei confronti di oltre 100 esercizi commerciali. Le operazioni proseguiranno per tutta l’estate, anche nel periodo del ferragosto.