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Tribunali per i minorenni. Qual è la situazione?

di Silvia Sanchini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 15 lug 2016 17:56
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È in attesa di essere sottoposta al Senato la Legge delega sulla riforma del processo civile, dopo l’approvazione alla Camera. Questo progetto di riforma contiene una discussa novità: la proposta di passare al Tribunale ordinario tutte le competenze sui Minori, attraverso sezioni specializzate, abolendo di fatto i Tribunali per i Minorenni.

La proposta ha trovato molte resistenze da parte di numerose organizzazioni e rappresentanze del settore (Magistrati, Magistrati Minorili, Avvocati minorili, ordine degli assistenti sociali, ordine degli psicologi, il Gruppo CRC, …) tanto che è stata lanciata una petizione su Change.org per chiedere che la legge venga ridiscussa. La petizione ha raccolto al momento più di 18.000 sottoscrizioni. Paolo Tartaglione, vicepresidente della Cooperativa Arimo di Milano e referente dell’Area Infanzia, Adolescenza e Famiglie del CNCA della Lombardia, ne è stato promotore e gli chiediamo aiuto per capire meglio la situazione.

PaoloTartaglioneCome mai la decisione di lanciare una petizione e quali obiettivi si prefigge?

Abbiamo ritenuto fosse importante fare “lobby” anche noi intorno a un’idea di riforma diversa, che non svilisca il valore dei Tribunali per i Minorenni, vera eccellenza del nostro Paese. Non solo: in questi ultimi anni ci siamo accorti che il sistema di tutela dei minori è stato messo più volte sotto attacco dai media. Questo ci fa capire che abbiamo sbagliato qualcosa anche nel modo di comunicare all’esterno il lavoro che viene fatto da Giudici, servizi sociali, comunità di accoglienza per tutelare i bambini e gli adolescenti. Dobbiamo tornare a restituire una narrazione positiva del lavoro della giustizia e della tutela minorile. Per questo abbiamo pensato ad una raccolta firme che si propone di raggiungere un numero significativo di adesioni sensibilizzando tutti i cittadini, non solo gli addetti ai lavori. La petizione è stata sottoscritta anche da personaggi famosi e autorevoli: da Maurizio Crozza e Carla Signoris fino a Giuliano Pisapia, Gherardo Colombo, Nando dalla Chiesa.

Quali interessi/diritti dei bambini e degli adolescenti verrebbero meno con l’approvazione di questa riforma?

Il rischio più grave della Riforma Orlando è quello di assestare un colpo mortale agli interessi dei bambini e degli adolescenti riducendo drasticamente la specializzazione dei Giudici. I Giudici, se la Riforma verrà approvata, saranno chiamati ad occuparsi di questioni delicatissime (penale minorile, abuso sessuale in infanzia, separazioni ad alta conflittualità, maltrattamenti ai bambini…) senza la necessaria specializzazione sui temi dei Minorenni e nessuna competenza di tipo psico-pedagogico, e si dovranno occupare di questa materia al pari di incidenti stradali, marchi, fallimenti. Come potrà un giudice ad esempio occuparsi di minorenni vittime di abusi e di violenze senza una formazione specifica? Chiediamo di scongiurare questo rischio per stralciare dalla Riforma tutti gli articoli che intervengono sui minorenni aprendo un confronto maggiormente partecipato e condiviso e che metta realmente al centro gli interessi dei più piccoli.

Quali risultati avete raggiunto?

Lo scorso 6 luglio si è tenuta presso la Biblioteca del Senato a Roma una Tavola Rotonda sul tema dell’abolizione dei Tribunali per i Minorenni organizzata dall’Unione Nazionale delle Camere Minorili. Abbiamo ricevuto buone risposte. Numerosi senatori hanno sostenuto le ragioni del dissenso e si sono impegnati a sostenerle in commissione giustizia ed è stato comunicato che verrà istituito un momento di confronto aperto alle associazioni interessate per arrivare a superare le criticità, anche perché il DDL non verrà discusso prima dell’autunno. Le ragioni delle nostre 18.000 firme sono state esposte da Liviana Marelli, referente nazionale CNCA per le Politiche Minorili che così si è espressa: “Chiediamo che la Commissione Giustizia non proceda alla discussione prima di aver convocato il Tavolo di confronto promesso. Questo Tavolo dovrà rispettare la pluralità di voci: magistrati, avvocati, società civile e ordini professionali. Infine, chiediamo che la Commissione assuma l’orizzonte finale di costituzione di un unico, autonomo e specializzato Organo giurisdizionale”.

Insomma, stiamo riuscendo a indurre i Senatori ad una maggiore riflessione sulle conseguenze che avrebbe il DDL sulla vita di migliaia di bambini, adolescenti e delle loro famiglie. Ma da oggi è ancora più importante fare di tutto per ampliare la platea di chi sostiene la nostra richiesta.

Per firmare la petizione:

https://www.change.org/p/fermiamo-l-abolizione-dei-tribunali-per-i-minorenni

oppure andare su www.change.org e inserire nella ricerca le parole “tribunali Minorenni”