Sulla spiaggia, nella zona dell’ex Bertazzoni, una casa mobile, che produce più energia di quanta ne consumi. Si chiama Biosphera 2.0 e sarà a Riccione nei mesi di luglio e agosto. La prossima settimana la “casetta al mare”, 25 metri quadri ideati dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e dall’Università della Valle d’Aosta, sarà testata dal sindaco, che vi trascorrerà un giorno e una notte e da La Pina e Diego di Radio Deejay.
Già sold out le richieste per soggiornare nei mesi estivi. Prima di Riccione la casa itinerante è stata a Courmayeur, Aosta e Milano.
La sfida:
consisterà nel superare il test di surriscaldamento che verrà gestito con apparecchiature non invasive per il corpo umano in modo da garantire un confort abitativo senza ricorrere a reti di energia esterna. Una vera e propria esperienza di adattamento ambientale all’insegna dell’autosufficienza energetica dove ogni abitante verrà monitorato attraverso un braccialetto che rileva il battito e la frequenza cardiaca, la temperatura corporea e l’attività elettrodermica, oltre alla raccolta di dati sulle condizioni termiche della casa.
In orari serali sarà possibile visitare la casa, seguiti dal coordinatore del progetto Mirko Taglietti.