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Economia Provincia

Credito, cala la richiesta delle Pmi. Brexit: il Sole24Ore stima l'effetto anche su Rimini

di Andrea Polazzi   
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lun 11 lug 2016 12:12 ~ ultimo agg. 12 lug 10:13
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Inizio in chiaroscuro per l’economia riminese in questo 2016. Partendo dai dati positivi, l’osservatorio di Intesa Sanpaolo sui distretti economici evidenzia un consistente aumento delle esportazioni per il settore delle macchine per il legno di Rimini che segna nei primi tre mesi del 2016 un più 28,1%. A chiudere il trimestre positivamente sono appena sette distretti dei 18 presenti in Emilia Romagna dove in generale l’export cresce dello 0,4%. “A condizionare il rallentamento dell’export regionale è stata la debolezza della domanda da parte dei mercati emergenti(-8,6%). – commenta Luca Severini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo –  In particolare, si conferma il momento difficile dell’export in Russia e subiscono un forte deterioramento i flussi verso il mercato cinese. Buone invece le performance osservate sui mercati statunitense (+15%) e francese (+5,4%).” Nel sistema moda segnali positivi arrivano per l’abbigliamento di Rimini (+11%), mentre chiudono il primo trimestre in negativo le calzature di San Mauro Pascoli (-7,6%).

Altro dato economico da prendere in considerazione è la fame di credito da parte delle piccole medie imprese. A fronte di un dato nazionale che nel secondo trimestre dell’anno è aumentato del 6% (tornando ad importi medi richiesti di livello pre-crisi, 82mila euro), in Emilia Romagna il trend delle richieste è negativo (-6%). Lo rileva il barometro Crif riportato oggi sul Sole24Ore. In particolare, la provincia di Rimini spicca tra quelle con la flessione più marcata: 107esima con un eloquente -10,6%.

Infine c’è da fare i conti anche con le conseguenze della Brexit e a stimarle è sempre il quotidiano economico. Tra le 20 province italiane più esposte (quarta in regione) ci sarebbe anche Rimini dove le partecipazioni inglesi nelle aziende locali portano ricavi annui per 157 milioni di euro. Ricavi che, con i cambiamenti che avverranno, potrebbero in parte essere a rischio.