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Attualità Rimini

Consenso donazione organi. 621 in due mesi, un riminese su quattro

In foto: repertorio
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di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 16 lug 2016 16:21
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621 dichiarazioni di consenso alla donazione degli organi in due mesi, dall’inizio  del servizio attivato dal comune di Rimini partito il 4 maggio. In particolare, nel mese di maggio sono state 324 le dichiarazioni rese (313 positive e 11 negative) su un totale di 1.391 carte d’identità rilasciate a maggiorenni, per il 24% del totale; mentre a giugno 319 le dichiarazioni rese, 308 delle quali esprimevano assenso alla donazione degli organi, su un monte di 1.311 carte d’identità rilasciate a maggiorenni.

In sintesi, nonostante il provvedimento legislativo sia recentissimo e dunque debba ancora esprimere il massimo delle potenzialità l’azione di sensibilizzazione e informazione sia sul piano nazionale che dei singoli territori, quasi un riminese su quattro aderisce a prestare la dichiarazione, e tra questi una larghissima maggioranza sottoscrive l’assenso. E se ancora la fetta maggioritaria dell’utenza che si avvicina all’Anagrafe preferisce rinviare successivamente la decisione in merito, l’attività di sensibilizzazione al tema portata avanti da maggio a oggi (il Comune di Rimini da maggio ha distribuito 50 mila cartoline informative) non solo fa registrare oggi numeri importanti anche oltre le previsioni, ma fa ipotizzare per le prossime settimane e i prossimi mesi una ulteriore progressione positiva.

L’intenzione dell’Amministrazione comunale – dichiara l’assessore all’innovazione e ai servizi civici, Eugenia Rossi di Schioè quella di incrementare nel tempo l’attività di sensibilizzazione, facendo leva sulla collaborazione con le associazioni di volontariato, sulla scorta di quanto avvenuto lo scorso aprile con la campagna ‘Rimini dona la vita’, ideata e condotta assieme alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Romagna. Questa è una campagna innanzitutto di civiltà che vede giustamente gli enti locali, attraverso i propri uffici e con i propri strumenti, veicolare verso i cittadini una serie di informazioni primarie rispetto a un argomento che incide profondamente sulla vita di milioni di persone e che, purtroppo, vede l’Italia drammaticamente in ritardo rispetto a quanto accade in Europa e nel mondo. Continueremo con gli uffici, e attraverso le nuove tecnologie che ‘accorciano’ le distanze tra istituzioni e comunità, a portare avanti questa attività che, a tutti gli effetti, diffonde un concreto messaggio di speranza e di fiducia nel futuro. Siamo sicuri che, tra qualche mese, i risultati saranno ancora più grandi”.