newsrimini.it

Affittavano case vacanze fantasma anche in riviera. Scoperta banda nel milanese

C’erano anche appartamenti di Rimini e Riccione tra quelli proposti da un’organizzazione specializzata in truffe on-line scoperta dalla Polizia Postale di Milano che ha portato a 22 denunce. Le case vacanza false erano offerte su portali che operano in modo legale nel settore immobiliare.

Solo nel milanese sono state 254 le vittime che hanno presentato denuncia ma gli investigatori hanno scoperto che sono stati almeno in 600 ad essere truffati.

Le indagini sono partite ad inizio anno dopo la denuncia di alcune persone a cui per le vacanze di Natale erano state affittati appartamenti inesistenti. Gli investigatori hanno scoperto un giro di affari illecito di 350mila euro che coinvolgeva una ventina di persone.

Un primo gruppo, formato da due fratelli milanesi ritenuti i capi dell’associazione, si occupava di inserire gli annunci, seguire le trattative telefoniche e incassare i soldi. Un secondo, composto da romeni, procacciava prestanome che, su compenso, attivavano conti correnti in banche lombarde e liguri, così da poter dare ai capi dell’organizzazione i codici di servizi di home banking e bancomat per far confluire i proventi illeciti.  Per l’apertura di ogni conto corrente potevano incassare fino a 700 euro, per l’attivazione di una carta fino a 200 euro.

Perché la truffa fosse credibile i due milanesi effettuavano sopralluoghi nei diversi luoghi di vacanza, Rimini, Riccione, ma anche Livigno, Bormio e Courmayer, e davano notizie molto dettagliate alle vittime, tanto da far credere di essere residenti di quel luogo.