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Politica Regione

Variazione al bilancio: 15 milioni in più. 4,8 milioni per danni sisma, 450mila € per processo Aemilia

di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 4 mag 2016 18:37 ~ ultimo agg. 21:42
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Via libera dall’Assemblea legislativa alla prima variazione al bilancio 2016 della Regione. 15 milioni di euro a favore dei territori, grazie a maggiori trasferimenti dallo Stato e dall’Unione europea. Risorse per il processo Aemilia (450mila euro), per la bonifica del sito inquinato a Fidenza (4 milioni di euro) e per la prosecuzione degli interventi per i danni del sisma 2008 (4,8 milioni)

Nuove risorse saranno destinate alla bonifica del sito inquinato a Fidenza nel parmense (4 milioni nel triennio 2016-2018), a contributi per i libri genealogici del bestiame nell’ambito della difesa fitosanitaria (1,5 milioni), a interventi per le politiche giovanili e le azioni formative aziendali (1,5 milioni) e in favore delle vittime della tratta di esseri umani (530 mila euro). Sono inoltre stati approvati trasferimenti statali per assicurare il funzionamento dei servizi per l’impiego (11,49 milioni) e ulteriori risorse per la prosecuzione degli interventi a Parma, Reggio Emilia e Modena per i danni del sisma 2008 (4,8 milioni). Ad alcuni eventi improrogabili: manutenzione stradale (700 mila euro), il contributo straordinario al Comune di Reggio Emilia per l’allestimento dell’aula speciale destinata al dibattimento del processo Aemilia (450 mila) e il contributo al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza (50 mila).

Viene inoltre recepita la modifica (“rimodulazione”) della ripartizione delle risorse derivanti da fondi europei (Por-Fesr) nel triennio 2016-2018, per rispondere alle esigenze emerse nel corso del primo trimestre di quest’anno, con riferimento alle nuove scadenze fissate nei bandi. Le risorse a bilancio vengono quindi ripartire in modo diverso, mantenendo la stessa consistenza. Infine, nel documento collegato, approvato insieme alla variazione di bilancio, è stato votato un emendamento che allinea la legislazione regionale a quella statale, vietando nelle strutture speciali l’attività gestionale a chi non è in possesso di laurea. Il trattamento economico sarà parametrato a quanto previsto dai contratti applicati ai dirigenti e al personale regionale.