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Rimini-Arezzo, "Un Baio di voti" e "Un Baio di consigli"

In foto: Il rigore di Mancino respinto da Baiocco (Sportube)
Il rigore di Mancino respinto da Baiocco (Sportube)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 9 mag 2016 01:16 ~ ultimo agg. 10 mag 00:43
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RIMINI-AREZZO, “UN BAIO DI VOTI”

IL MIGLIORE: ESPOSITO

L’unico che ha concluso la sua partita da vincitore. Infatti al momento della sua sostituzione la squadra era meritatamente in vantaggio grazie proprio al suo stupendo siluro dalla distanza. La situazione fino ai primi minuti della ripresa sembrava rosea, al Romeo Neri visto il punteggio e la superiorità numerica, ed anche le situazioni sugli altri campi portavano ancora buone notizie. La manovra scorreva piuttosto fluida soprattutto grazie alla lucida regia del nostro “scugnizzo” Gianluca e solo uno sciagurato errore di Polidori a tu per tu col portiere aretino aveva negato un sacrosanto raddoppio. I ritmi compassati concessi dagli ospiti gli permettevano di dettare il gioco a suo piacimento, smistando ora a sinistra ora a destra per le incursioni e le accelerazioni di Varutti (più spesso) ed Albertini (un po’ meno del solito). Poi… l’inizio della fine, coinciso proprio con il suo avvicendamento con Carcuro che, se non è stato dettato da un infortunio o un affaticamento che non mi pare di aver riscontrato, penso di poter definire assurdo e deleterio. Bah!!

IL PEGGIORE: MANCINO

Per l’effetto negativo dei proprio errore sull’intera stagione del Rimini il penalty fallito dal fantasista campano pesa come e più delle incredibili occasioni fallite da Polidori, il quale ha sì sulla coscienza almeno un paio di occasioni colossali ma almeno ha avuto il pregio di essere sempre vivo e presente nel vivo dell’azione e tra l’altro anche quello potenzialmente determinante di procurarsi il primo rigore dell’anno. Quello che avrebbe potuto (e dovuto) significare non tanto la salvezza diretta (che nel frattempo era già sfumata con l'”accomodarsi” di tutti gli altri risultati dai campi caldi) ma quantomeno un accoppiamento play out con la Lupa Roma anziché quello tremendo con L’Aquila, da sempre lo spauracchio che tutti ci auspicavamo di evitare assolutamente…
Tornando alla prestazione di Mancino, prima e dopo quell’errore maledetto, tanta confusione e tante poco proficue velleità. Serviva la sostanza ed invece l’incontro e forse il campionato (e forse forse il futuro della Rimini Calcio) ci sono scivolati via come acqua tra le mani.

“UN BAIO DI CONSIGLI A…”

BAIO

Visto come mi sono ridotto al momento in cui sto scrivendo queste righe, non penso che sarebbe consigliabile per me assistere alle prossime due sfide play out che decreteranno il destino di questa società.
Senza voce e con la gola in fiamme, stremato, arrabbiato, affranto, disilluso e potrei proseguire con una sequela di aggettivi e stati d’animo che probabilmente qualsiasi tifoso biancorosso in questo momento sta malauguratamente sperimentando.
Continuo a ripetere a me stesso che sono uno stupido, che non si può soffrire così per dei “pataca chi cor drì ma un palon” (definizione che rubo a mia madre) ma questa cosa per me è sempre stata senza rimedio.
Spero ancora in una salvezza sul campo. E se eventualmente arrivasse, chissà se veramente potrebbe influire su quella fuori dal campo, che mi sembra molto ma molto più ardua.
Vorrei poter dire che tutto finirà per il meglio ma sinceramente non so assolutamente come potrebbe.

I GIOCATORI

STUPITECI! Non sarà facile raccogliere i cocci e riappiccicarli in modo da renderli un insieme plausibile, per una doppia sfida con una squadra che per la forza e dei propri giocatori e punti fatti in realtà con gli spareggi salvezza non avrebbe niente a che fare.
L’Aquila è sicuramente più forte del Rimini. Ed in questo momento non mi viene in mente alcun elemento né tecnico né a livello di morale e tanto meno ambientale che possa far propendere le sorti di questo play out a favore dei biancorossi.
Per questo l’unica speranza è quella che gli uomini di Acori trovino il modo e la forza di sorprenderci, come nel corso di quest’anno così tante poche volte hanno fatto. Esiste un contrappasso per tutte le cose e la situazione di questa squadra e di questa società, anche dopo una prestazione da apocalisse come quella con l’Arezzo, sembrano volgere così per il peggio che un “effetto rimbalzo” oltreché quasi miracoloso diverrebbe un caso da studiare.

Baio