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Gara2 play off: NTS Crabs Rimini-Unieuro Forlì, "Il bicchiere mezzo pieno"

In foto: Il colpo d'occhio offerto dal Flaminio mercoledì sera (foto Simone Marcaccini)
Il colpo d'occhio offerto dal Flaminio mercoledì sera (foto Simone Marcaccini)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 6 mag 2016 13:00 ~ ultimo agg. 13:03
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GARA2 PLAY OFF: NTS CRABS RIMINI-UNIEURO FORLÌ, “IL BICCHIERE MEZZO PIENO”

Se volevano farci arrabbiare ce l’hanno fatta ma ci è già passata e sappiamo guardare avanti; se volevano lasciarci con l’amaro in bocca gli è andata di lusso ma siamo gente in grado di digerirne anche di peggiori e sono sicuro che tanti, come me, non vedono l’ora di sottoscrivere l’abbonamento per la prossima stagione ed alla fine non potranno mai toglierci la soddisfazione di aver portato i nostri ragazzi a spendere fino all’ultima stilla di sudore per accarezzare un sogno che poi tanto sogno non era e lo sappiamo bene tutti.

Col senno di poi devo riconoscere che l’ansia da prestazione ce l’avevamo di più noi, loro sapevano di poter contare su di un’ulteriore possibilità confortati da un ambiente minaccioso ed aggressivo che nulla a che fare con lo spirito sportivo ma che ha una forza intimidatrice non comune e che non ha mancato di pesare nemmeno al Flaminio e mi permetto di consigliare per il futuro una diversa ubicazione del pubblico avversario ben lontano dalla panchina e dal campo.

Questa volta i nostri ragazzi son andati meno bene del solito ma oramai il dato tecnico non conta nulla, la seconda ha prevalso sulla settima come da pronostico e se loro sono secondi c’è indubbiamente anche un motivo tecnico e perdonatemi se faccio il tifoso: speriamo che restino secondi fino alla fine. A noi resta l’abbraccio di un grande pubblico verso i ragazzi che hanno saputo reagire ai propri errori per ringraziarli per essere stati capaci di riprendersi e condividere con noi l’entusiasmo per una stagione brillante che sembrava dimenticata da troppo tempo così che siamo già tutti pronti a progettare come fare ancora meglio nella prossima.

Per quanto mi riguarda il bilancio è totalmente positivo, mai come quest’anno sono stato accanto alla squadra e che sa bene quanto freddo abbiamo condiviso alla Carim tra Natale e Capodanno e non solo, rafforzando l’amicizia di chi mi conosceva già aggiungendo il valore della stima con chi è arrivato in questa stagione. In questo caso bicchiere totalmente pieno.

Per quanto riguarda la mia personale “striscia playoff” ahimè il bicchiere è vuoto: quando condivisi con voi le mie prime opinioni/deliri era la stagione 2010/11 in Legadue ed uscimmo ai quarti per una causa esterna, vedi infortunio a Roderick in trasferta a Veroli. L’anno successivo con la prima stagione in B fuori di nuovo ai quarti contro Ravenna ed ancora per una causa esterna: un tiro probabilmente scoccato oltre il tempo massimo ma giudicato buono ed in questa terza occasione un epilogo inquietante che speriamo chiuda definitivamente la serie.

Non è certo per questo motivo che il “bicchiere mezzo pieno” ed i miei resoconti di fine partita di NTS Crabs Rimini finiscono qui, ogni stagione ha un inizio ed una fine, la mia è durata sei campionati ed è giunto il momento di fare altro, in primis lasciare spazio ai giovani ammesso che ne abbia involontariamente tolto. Quella di vedere i miei testi pubblicati regolarmente prima su Basketinside e poi sulla testata web della Gazzetta dello Sport, passando attraverso uno speciale sul NTS Crabs Rimini tutto mio su Basket Magazine oltre ad essere stato il corrispondente di Newsrimini non hanno prezzo e la soddisfazione è stata assoluta.

Per questo ringrazio davvero tutti gli amici che hanno avuto la pazienza di leggermi ed in particolare tutti quelli che mi hanno dato la soddisfazione di apprezzarlo apertamente. In ogni caso non crediate di perdermi di vista, il mio posto nel parterre resta il MIO posto, quello assolutamente virtuale in fondo alla panchina accanto ai miei ragazzi rimane inamovibile ed ogni volta che mi si chiederà di farne parte ci sarò, semplicemente non lo troverete più scritto.

Daniele Bacchi