Indietro
menu
Rimini Social

Se potessi: molto più di uno sportello

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 28 apr 2016 08:23 ~ ultimo agg. 11 mag 10:37
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Qualche settimana fa ha festeggiato il terzo anno di attività “Se potessi – Sportello del Neomaggiorenne della Provincia di Rimini”, un servizio promosso a Rimini dalla Fondazione San Giuseppe per l’Aiuto Materno e Infantile ONLUS e dall’Associazione Agevolando insieme ad altre realtà riminesi per fornire supporto, ascolto, informazioni e accompagnamento ai ragazzi che vivono o hanno vissuto “fuori famiglia” (in comunità, casa-famiglia o affido).

Invece che darvi dei dati o raccontarvi semplicemente questo progetto, diamo voce per celebrare questo piccolo anniversario ai diretti protagonisti.

Scrive Ahmed, 21 anni, arrivato dall’Egitto cinque anni fa e volontario di Agevolando e dello Sportello sin dagli inizi: “Lo Sportello per me significa una grande famiglia: una famiglia che ti dà un sostegno e ti fa incontrare delle persone veramente fantastiche. Avere una persona al tuo fianco che ti dice se quello che stai facendo è giusto o sbagliato, per me questo significa famiglia. Sono stati tre anni incredibili e favolosi. Abbiamo passato dei momenti brutti e dei momenti belli, però noi non ci arrendiamo mai e combattiamo con tutta la nostra forza per ottenere ciò che vogliamo”.
E aggiunge: “Il mio ricordo più bello di questi tre anni è stato partecipare al Festival del ‘Mare di Libri’. Era la prima volta che parlavo davanti a un pubblico, ed ero spaventato. Quando mi hanno chiesto di raccontare la mia storia avevo paura, ma sono riuscito a farcela anche grazie all’aiuto della nostra mitica amica Diletta. Un ricordo brutto è la sera di San Valentino dell’anno scorso che ho passato all’ospedale per un piccolo incidente ma per fortuna con me c’era Manuel che io considero come un fratello maggiore. Avere persone che stanno accanto a te nei momenti belli e nei momenti brutti, questo è per me lo Sportello”.

 

Anche Julian, dall’Albania a Rimini, vuole fare gli auguri allo Sportello e ricorda: “Mi sono molto divertito a fare il video che abbiamo realizzato due anni fa per raccontare le nostre attività. E poi sono orgoglioso che la frase che ho scritto: ’18 anni è bello ma complicato’ sia diventata lo slogan di Agevolando!”.

Manuel Mussoni, uno dei primi volontari dello Sportello, ogni venerdì si rende disponibile per incontrare i ragazzi, consigliarli, trascorrere del tempo insieme a loro: “Lo Sportello del neomaggiorenne è come una finestra sul mondo, affacciandoti a questa realtà impari a conoscere e ad ascoltare prima di esprimere un giudizio o farti un’opinione. In questi tre anni di servizio sono venuto a conoscenza di tante storie, tanti aneddoti di vita, tanti racconti di affetti e di attese, di sconfitte e di ripartenze. L’aspetto più stimolante della realtà dello sportello è la sua natura aggregativa in quanto non si pone come mero ufficio di servizi (curriculum, ricerca lavoro, ricerca casa…) ma è uno spazio di amicizia e di ascolto, un riferimento di vita che va ben al di là di un contatto occasionale o di un servizio distaccato”.
Alcuni giovani sono passati solo una o due volte, ma la grande maggioranza dei ragazzi è parte di un gruppo di riferimento che nell’appuntamento dello sportello trova battute, sorrisi, consigli e amicizia. Ricordo con emozione un’attività in collaborazione col Centro Giovani RM25 in cui i ragazzi sono stati invitati a raccontare il significato dei 18 anni attraverso una parola o una breve frase scritta con un gesso bianco su una lavagna; in quelle frasi non c’era niente di banale o scontato, ma racconti straordinari e toccanti. Basterebbe fermarsi ad osservare una di quelle scritte per capire che un servizio come questo è molto di più di uno sportello…”.

E conclude Cristina Gambini, volontaria e collaboratrice appassionata e generosa dell’associazione: “Vivo questa realtà come un’allegra e variegata famiglia, in cui ciascuno offre quello che può. Non esistono gerarchie, non ci sono regole se non quella di mettere al centro di ogni nostro pensiero e azione i ragazzi. Noi non siamo i loro genitori né possiamo sostituirli ma capiamo tutto il bisogno profondo e costante di un supporto relazionale che sia caratterizzato dalla continuità. Dialogare con loro, ascoltarli, accompagnarli e sostenerli con fermezza e discrezione nel percorso di crescita ci offre la possibilità di sviluppare e sperimentare una parte di noi che tocca la sfera della maternità e paternità ma si misura in maniera completamente nuova nella relazione con i ragazzi. Loro ci regalano una visione del mondo che altrimenti non potremmo nemmeno immaginare”.
Tutto questo lo facciamo per loro, per questi ragazzi che con dignità e discrezione raccontano storie dolorose, certamente non comuni, ma rifuggendo da ogni forma di vittimismo. A loro dobbiamo solo dare gli strumenti per compiere passi certi verso il mondo degli adulti e la possibilità di vivere con pienezza la loro età insieme ad altri giovani. La mattina, quando si alzano, hanno certamente pensieri più gravosi dei loro coetanei che attendono con trepidazione spasmodica il diciottesimo anno per conquistare, magari, l’agognata patente e quindi, la libertà. Per i nostri ragazzi la libertà ha tutt’altro sapore, spesso quello amaro della solitudine e dell’abbandono. Hanno bisogno di compagni di strada che credano in loro, di normalità e allegria. Si meritano tutto questo e anche di più, e sono bellissimi!”.

 

Se potessi – Sportello del Neomaggiorenne della provincia di Rimini
Venerdì 16.00-19.00
c/o Centro Giovani “RM25” – C.so d’Augusto 241 Rimini
sportello.neomaggiorenne.rn@gmail.com
http://sportelloneomaggiorennerimini.wordpress.com
Fb: Sportello del Neomaggiorenne Rimini