Indietro
venerdì 29 marzo 2024
menu
Icaro Sport

Il Santarcangelo Calcio chiede alla Giustizia Sportiva di accelerare i tempi

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
lun 11 apr 2016 19:09
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

In data 7 marzo 2016 la Corte Federale d’Appello, con C.U: n.086/CFA, a Sezioni Unite, ha pubblicato la sentenza con quale aveva parzialmente accolto il ricorso del Santarcangelo Calcio avverso alla Delibera del Tribunale Federale di cui al C.U. n.48 dell’1 febbraio 2016.

Ad appena quattro giornate dalla conclusione del campionato – si legge in una nota della società gialloblu -, nonostante vari solleciti, non sono state però pubblicate le relative motivazioni, rendendo di fatto ad oggi ancora impossibile inoltrare ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, per l’ultimo e definitivo grado della Giustizia Sportiva Italiana.

Se il sistema della Giustizia Sportiva Italiana prevede tre gradi di giudizio, al Santarcangelo, al pari degli altri soggetti interessati, deve essere consentita la possibilità di avvalersi di ciò, senza che si creino incomprensibili ritardi che rischiano di vanificare il tutto.

Il Santarcangelo ribadisce altresì la propria convinzione che la condanna a 6 punti di penalizzazione, oltre a 35.000 euro di ammenda, sia una sanzione assolutamente sproporzionata per i fatti accaduti, essendo stata la società vittima ed enormemente danneggiata dagli eventi cagionati comunque da soggetto non tesserato, attesa pure l’evidente disparità di trattamento con le sanzioni irrogate a consorelle ben più coinvolte da soggetti tesserati.

Si chiede pertanto – si conclude la nota – al CONI, alla FIGC, alla Lega Pro, ciascuno per le proprie competenze, di mettere in atto, con la massima urgenza, ogni iniziativa al fine di consentire al Santarcangelo la possibilità di esperire un suo diritto sancito dalle Leggi vigenti.