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Uno Bianca, nessuno sconto. La Cassazione respinge il ricorso di Fabio Savi

Fabio Savi

La Cassazione ha respinto il ricorso con cui i difensori di Fabio Savi, uno dei leader della banda della Uno Bianca condannato all’ergastolo, chiedevano la commutazione del carcere a vita in 30 anni di reclusione.
Savi è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali.

I suoi avvocati avevano chiesto, in sostanza, il riconoscimento del diritto di usufruire, a posteriori, del rito abbreviato, rifacendosi alla sentenza ‘Scoppola’ della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Siamo molto contenti, la giustizia questa volta ha lavorato bene. Avevamo il timore che gli concedessero qualcosa”, ha commentato all’Ansa Rosanna Zecchi presidente dell’Associazione familiari delle vittime della Banda della Uno Bianca. Ai killer, secondo Zecchi, “non deve essere concesso nulla, sono stati degli assassini, cattivi. Non sono esseri umani, non possono vivere civilmente e stanno bene in carcere”.