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Disoccupazione per stagionali. Arlotti: estendere transitorietà nuova disciplia

Il Deputato Arlotti ai microfoni di Icaro tv

Estendere il periodo di transitorietà della nuova disciplina dalla «Naspi» per gli stagionali, eventualmente condizionandone l’erogazione a specifici corsi di aggiornamento, e impiegare tali lavoratori, nei periodi di inattività, in attività a beneficio delle comunità locali in accordo con amministrazioni pubbliche e sindacati. Lo chiede al Governo il deputato PD riminese Tiziano Arlotti, primo firmatario di una risoluzione presentata ieri in commissione Lavoro della Camera.
La stagionalità è elemento strutturale nel settore del turismo – ricorda Arlotti -. Con la NASpI è stata riconosciuta una indennità proporzionale alla retribuzione mensile ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentano almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione e 30 giorni di lavoro effettivo o equivalenti nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione. La NASpI è corrisposta mensilmente e ai fini del calcolo della durata, non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni di disoccupazione”.
Tale circostanza ha portato, rispetto al passato, ad una penalizzazione per i lavoratori stagionali, che si troveranno senza alcuna forma di reddito per alcuni mesi dell’anno. “L’impatto della nuova legge sulla durata delle prestazioni, in fase di prima applicazione delle disposizioni normative, è stato reso graduale, salvaguardando il trattamento di integrazione salariale per l’anno 2015 – continua il deputato –. Dal 2016, per effetto della normativa, i lavoratori stagionali del turismo che godevano dell’ASpI o della precedente indennità di disoccupazione non avranno più una completa copertura economica dei periodi non lavorati nell’anno: la durata della prestazione Naspi sarà calcolata secondo il regime ordinario, con la conseguenza che a fronte di un rapporto di lavoro della durata di sei mesi nell’anno, la durata della prestazione sarà di tre mesi”.
“Se non verranno apportati opportuni correttivi – prevede Arlotti –, vi sarà un danno economico, soprattutto per le famiglie che vivono e lavorano in luoghi dove il lavoro stagionale è l’unica o la principale forma di impiego. Nella sola provincia di Rimini nel 2014 le richieste di Aspi, l’ex indennità di disoccupazione, sono state 18.404 mentre quelle per le Mini Aspi 12.336. Quelle accolte sono state rispettivamente 12.815 e 11.412.
Alla luce delle difficoltà legate alla contrazione del periodo di lavoro e alla conseguente riduzione del reddito La risoluzione impegna quindi il Governo a varare norme che estendano il periodo di transitorietà della nuova disciplina dalla «Naspi» per i lavoratori stagionali, eventualmente condizionandone l’erogazione alla partecipazione a specifici corsi di aggiornamento e perfezionamento professionale, predisposti d’intesa con le regioni e con il coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro dei settori interessati. Impegna inoltre l’esecutivo ad adottare misure volte ad impiegare tali lavoratori, nei periodi di inattività, in lavori di pubblica utilità a beneficio delle comunità locali, d’intesa con le amministrazioni pubbliche e le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori.