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Rimini-Pisa. Acori alla vigilia: "i tifosi dicono 'salviamo il Rimini' e noi pure"

In foto: Leonardo Acori alla vigilia della gara interna con il Pisa
Leonardo Acori alla vigilia della gara interna con il Pisa
di Roberto Bonfantini   
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ven 4 mar 2016 12:30 ~ ultimo agg. 6 mar 12:36
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RIMINI-PISA, ACORI ALLA VIGILIA: “I TIFOSI DICONO ‘SALVIAMO IL RIMINI’ E NOI PURE”

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Meno uno alla partita con il Pisa di Rino Gattuso, in calendario sabato pomeriggio (calcio d’inizio alle ore 15.00) allo stadio “Romeo Neri” di Rimini. La settimana è stata caratterizzata dalla lettera aperta del responsabile del settore giovanile biancorosso, Valter Sapucci, al presidente Fabrizio De Meis e dalle iniziative messe in campo dai tifosi del Rimini per salvare la società: il presidio pacifico durante il Consiglio Comunale di ieri sera e la “Colletta dell’Orgoglio”, programmata per domani.

La squadra è invece concentrata sull’impegno con i nerazzurri toscani. “I tifosi dicono salviamo il Rimini e noi pure – attacca Leonardo Acori. Diciamo salviamo il Rimini in campo, giochiamo per salvare il Rimini sia per una questione di classifica che a livello societario. Ma a salvare il Rimini deve essere tutta la città, a partire dalle istituzioni. È una società dove ci sono molti giovani che giocando a calcio e che non vanno tanto in giro se sono occupati ad allenarsi e a venire allo stadio. Il Rimini è anche una questione sociale che non sottovaluterei minimamente. È logico che i politici diano una mano per salvare la società. Per me sarebbe uno smacco per la stessa città andare verso una situazione negativa come quella che a Rimini c’è già stata quattro anni fa. Uno non deve essere inerme, non si deve far passare sopra perché c’è il mare, perché il mare c’è da tante parti. Bisogna darsi una svegliata. Lunedì sera ho visto in televisione la Carrarese, ha sulle maglie “marmi di Carrara”, gli imprenditori della città hanno dato una mano in un momento delicato per la società toscana. Qui non gliene frega niente a nessuno. O ci sono i “Bellavista” di turno, ai quali non serve nulla, o ciao! Bisogna venire a vedere il Rimini allo stadio non solo quando gioca con la Juventus, e aiutare la società perché c’è una situazione di grande difficoltà”.

Facendo un passo indietro, alla gara persa sabato scorso a Pistoia: “era una partita da pareggio, poi una palla viscida ci ha condannato. È stato bravo Mancino, poi, a sfiorare il pari con quell’azione. Il campo non era granché, non era facile giocare, ma era una partita che molto probabilmente era incanalata verso il pareggio. Anacoura ha accusato il colpo? Io penso di no perché può succedere, succede anche in categorie più importanti. Adesso sta a lui reagire perché la vita del portiere è fatta anche di questi episodi”.

Certo, giocare su un campo pesante come quello di Pistoia è ancora più difficile se durante la settimana ci si allena sul sintetico. “Bisognerebbe fare la settimana di allenamento sull’erba quando si va a giocare sull’erba. Ma qui campi a disposizione non ce ne sono. Nel primo tempo non abbiamo mai tenuto il ritmo altissimo, siamo stati un po’ macchinosi”.

Con la gara con il Pisa per il Rimini si apre un ciclo di partite tosto, con due trasferte di fila: “non è che le altre partite fuori, tranne il primo tempo di Macerata, siano andate poi così male. Abbiamo incontrato la Spal capoclassifica e abbiamo giocato uno scontro diretto con la Pistoiese. Adesso stiamo sulla partita con il Pisa, che sarà seguito da un bel numero di tifosi. Noi, a prescindere dall’avversario che incontriamo, dobbiamo fare una grande partita e un grande risultato”.

Come sta la squadra dal punto di vista psicologico? “Dopo Macerata abbiamo reagito bene, con il Siena – risponde Acori –. È una squadra che ha dimostrato carattere e i giocatori hanno dimostrato di essere legati ai colori sociali. Sono ragazzi intelligenti perché hanno capito che dal lavoro del campo può venire un’immagine positiva anche per loro. Non sono fragili e domani (sabato, ndr) faranno una partita di carattere”.

Mancino potrebbe partire titolare: “Mancino sta bene, a Pistoia è entrato mezzora. Devo vedere se metterlo a partita in corsa o dall’inizio. Probabilmente tutta la partita non ce l’ha nelle gambe, ma a Pistoia ha dimostrato di essere un giocatore importante. Il modulo rimane lo stesso (4-3-3, ndr), io continuo con quel modulo. Ho sei attaccanti molto bravi, che possono giocare tutti e sei, non ho problemi. Deciderò questa sera in base anche a come è disposto il Pisa, ma soprattutto in base a come stanno i ragazzi”.

Sulla mediana Bariti dovrebbe prendere il posto dell’acciaccato Puccio: “Bariti è recuperato, non sta benissimo Puccio, che ha un problemino alla tibia. Nell’ultima partita ha preso troppi colpi nello stesso punto. Unico indisponibile è Bifulco, che da lunedì si riaggrega al gruppo. Ha smaltito questo brutto “stiramentino” alla coscia sinistra. Giocherà il Torneo di Viareggio? Fino ad adesso non mi è stato comunicato nulla, poi è un giocatore del Napoli e decide anche la società partenopea. Noi ci dobbiamo eventualmente adeguare”.

Sull’avversario: “il Pisa è una squadra forte e ben allenata. Gattuso era un giocatore di grande carattere e sono sicuro che lo sarà anche da allenatore. Per loro è un momento favorevole, ma qui devono trovare un avversario che lotterà su ogni pallone e cercherà in tutti i modi di fare punti. Noi abbiamo il sogno di muovere la classifica perché dobbiamo leggerla con due punti in meno. Poi per come funzionano le cose in Italia la classifica da qui alla fine può cambiare ancora”.

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