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Attualità Politica

Presunto dossieraggio, ancora commenti. Procura: nessuna rilevanza penale

In foto: Andrea Gnassi e Davide Grassi
Andrea Gnassi e Davide Grassi
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 12 mar 2016 12:15 ~ ultimo agg. 13 mar 12:55
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Continua a far parlare, e non potrebbe essere altrimenti, il presunto dossieraggio da parte di due poliziotti della Questura di Rimini nei confronti del sindaco Andrea Gnassi e dell’avvocato Davide Grassi, candidato sindaco di una delle due liste del 5 Stelle in attesa di certificazione.

La notizia, pubblicata ieri sul Resto del Carlino, ha scatenato una marea di commenti con gli esponenti di Pd e M5S che hanno subito stigmatizzato la vicenda. Anche se tra gli esponenti grillini la consigliera comunale Carla Franchini ha precisato di voler attendere la conclusione delle indagini prima di esprimersi: la verità documentale, ha scritto, non tarderà a rivelare se e chi sono le vittime e chi i carnefici.

Dopo le reazioni a caldo, sui quotidiani locali di oggi arrivano però alcune precisazioni che sembrano smontare, almeno un po’, la vicenda. Non esisterebbe infatti alcun dossier: nelle carte inviate in Procura (e trasmesse al Ministero) “per cortesia istituzionale” (scrive il Corriere Romagna) non ci sarebbero elementi di rilevanza penale. A carico dei due agenti, rei di aver comunque svolto attività politica in modo incompatibile con la “divisa”, sono stati avviati però procedimenti disciplinari.

Dopo essere intervenuto nella giornata di ieri anche ai nostri microfoni, oggi l’avvocato Davide Grassi sulla sua pagina Facebook precisa di non essere stato lui a denunciare il presunto “dossieraggio” ma, sentito in Questura, di aver solo aggiunto informazioni di cui è stato testimone ad una segnalazione.

Sulla vicenda interviene il segretario riminese della Cgil Graziano Urbinati manifestando solidarietà a Gnassi e Grassi e parlando, se fosse confermata la raccolta di informazioni da parte dei due poliziotti, di grave violazione della privacy delle persone.

La butta invece sulla politica Gennaro Mauro del Pdl che, riferendosi alle voci (ancora tutte da verificare )su una presunta vicinanza tra i due agenti e la seconda lista del 5 Stelle in cerca della certificazione per le amministrative, parla di un Movimento nel caos e si dice dispiaciuto che “la dialettica interna ad un partito politico arrivi a questi livelli”.