Pantani, Intercettazione conferma camorra nel '99. Ma sarà archiviazione

Un colpo di scena sulla vicenda cruciale per il declino sportivo ma anche umano di Marco Pantani. Un’intercettazione rilancia lo scenario di un clan camorristico pronto a minacciare un medico per alterare, tramite uno scambio di provette, il controllo del sangue del Pirata la mattina del 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio nell’hotel Touring, alla vigilia della penultima tappa del Giro che vedeva il pirata in maglia Rosa.

L’esclusione di Pantani dal Giro d’Italia fu decretata per un ematocrito del 51,9% contro il 50% consentito allora dalle norme dell’Uci. L’intercettazione della telefonata di un detenuto, dalle sue parole lo stesso della rivelazione a Vallanzasca in carcere, è stata ottenuta da Davide De Zan e diffusa oggi da Premium Sport. Nella telefonata il detenuto, da poco interrogato, conferma a un familiare che a far perdere il Giro a Pantani fu proprio la camorra per intrighi di scommesse. La telefonata è inclusa negli atti dell’inchiesta della Procura di Forlì, inchiesta però destinata a concludersi con l’archiviazione.

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“Sono triste. Contenta allo stesso tempo. Però a pensare a tutto quello che gli hanno fatto soffrire …”, ci dice Tonina Pantani al telefono. “Finalmente è arrivata questa notizia. Anche se io e Marco lo sapevamo che era così. Però un conto saperlo noi, un conto è che l’abbiano detto”. Almeno però si può riscrivere questa storia: “Si, e spero anche su Rimini”.

il video dell’intercettazione 

La Procura di Forlì ha però chiesto l’archiviazione proprio sull’inchiesta sull’intervento della Camorra contro Marco Pantani nel Giro d’Italia del 1999. A Forlì era stato infatti riaperto il caso, archiviato a Trento.
Secondo l’avvocato della madre di Pantani, Antonio De Rensis, la richiesta di archiviazione “riguarda la tempistica” mentre nell’atto si “ridisegnano in maniera incontrovertibile i fatti di Campiglio”, ha detto all’Ansa.