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Lucchese-Rimini, Acori vuole invertire il trend negativo in trasferta

In foto: Leonardo Acori durante l'allenamento
Leonardo Acori durante l'allenamento
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 11 mar 2016 12:30 ~ ultimo agg. 12 mar 23:09
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LUCCHESE-RIMINI, LA VIGILIA DI LEONARDO ACORI

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Il Rimini, dopo la buona prova interna con il Pisa (1-1 il finale) si rimette in viaggio, destinazione Lucca, dove affronterà una Lucchese che ha appena cambiato allenatore, con il ritorno in panchina di Giuseppe Galderisi, già sul piglio toscano nella passata stagione.

Mister Acori ha solo Puccio e Bifulco non al meglio. Calcio d’inizio al “Porta Elisa” alle ore 17,30.

“Sono indisponibili solo Puccio e Bifulco, che ancora non è pronto. Il colpo al gluteo subito sabato da Puccio lo terrà purtroppo fermo una decina di giorni. Peccato perché stava giocando bene. Ma farà bene anche chi lo sostituirà. E’ probabile che Albertini giochi esterno e Bariti sulla mediana, ma ci penserò questa sera, anche perché Bariti ha avuto un problema a un dente”.

Il modulo sarà sempre lo stesso: “il 4-3-3 è secondo me il modulo migliore della squadra perché uno deve fare una cosa e fatta bene, anche perché se alleni una squadra 4 mesi e non un anno non hai molto tempo. Mancino deve prendere il ritmo partita. E’ un giocatore bravo, forte, e ha quell’esperienza che a noi serve. Fall è quasi pronto, ma non deve avere fretta. Il suo problema è che gli hanno messo il gesso. Ha grande volontà e voglia di giocare”.

La salvezza del Rimini deve passare dalle trasferte (negli ultimi dieci viaggi un solo gol e un solo punto per i biancorossi): “in trasferta non dobbiamo portarci dietro questo deficit perché la nostra salvezza passa anche dalle prestazioni e dai punti fatti in trasferta”.

La Lucchese avrà Galderisi in panchina. “Avrei preferito Baldini – ammette il condottiero biancorosso -, non perché non sia un tecnico bravo ma perché c’erano dei problemi nello spogliatoio. Poi Beppe (Galderisi, ndr) è bravo a motivare ed è esperto”.

Ancora zero rigori per il Rimini. “E dire che andiamo spesso in area – medita Acori -. Il rigorista sarebbe uno tra Polidori e Mancino. Tocca vincere non con i rigori, ma magari con le punizioni”.

Poi, un passo indietro, all’1-1 con il Pisa. “Quello di Albertini è stato un gol fondamentale sotto l’aspetto della testa. E’ stato bravo a crederci Albertini, che è un giocatore importante perché dove lo metti gioca e gioca bene. Ha calciato bene”.

Sulle questioni societarie e l’incontro di ieri tra De Meis e Luukap. “Mi sembra una telenovela, come “Beautiful”. La vita mi ha insegnato che se vuoi una cosa la prendi. Il Pisa e il Siena li hanno presi subito. Queste cose stucchevoli non portano a nulla. A me non interessa, io faccio l’allenatore. Ma nel mio lavoro è importante anche la serenità dei giocatori. Fino adesso i ragazzi sono stati encomiabili, ma speriamo che la situazione migliori il prima possibile perché i giocatori, soprattutto i più giovani, sono in difficoltà. Al campo non c’è il superfluo, ma l’essenziale c’è”.

Ancora sull’avversario: “ho visto la Lucchese con il Santarcangelo, ma anche se cambierà molto è una buona squadra”.