Indietro
menu
Attualità Cronaca

Bruxelles, le voci dei riminesi. Affronte: Parlamento non più bloccato. 3 italiani feriti

In foto: l'aeroporto di Bruxelles sotto attacco
l'aeroporto di Bruxelles sotto attacco
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 22 mar 2016 10:25 ~ ultimo agg. 23 mar 13:04
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min Visualizzazioni 2.389
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il cuore dell’Europa sotto attacco terroristico. Due esplosioni (kamikaze) poco prima delle 8 ai banchi accettazione dell’ American Airlines dell’aeroporto di Bruxelles e una doppia esplosione anche nella metropolitana all’altezza della sede della commissione UE. Almeno 34 morti e 230 feriti. 14 le vittime in aeroporto, almeno 20 nella Metropolitana. Tra i feriti, riferisce la Farnesina, anche alcuni italiani, sembra tre. Fortunatamente non sono gravi. La capitale belga è blindata, l’esercito è in strada ed è scattato il piano catastrofi. Rivendicazione da parte dell’Isis.

Un’allerta bomba è scattata anche all’ospedale di Saint-Pierre, dove sono state ricoverate diverse persone ferite negli attentati.  Evacuato l’impianto nucleare di Tihange, a Liegi mentre è in corso l’evacuazione della gare du Nord, stazione ferroviaria di Parigi da dove partono normalmente i treni per Bruxelles. E’ stato ritrovato un pacco sospetto. Evacuato anche il campus dell’Università.

Chiusa frontiera tra Belgio e Francia e aumentati controlli per la Germania.

Marco Affronte, europarlamentare riminese del Movimento 5 Stelle contattato in mattinata dalla trasmissione Tempo Reale di Radio Icaro e Icaro Tv, ha spiegato di essere impegnato proprio in commissione dove i lavori proseguono ma in una situazione di grande caos. Alcune commissioni sono state sospese. I parlamentari, per tutta la mattinata, non hanno potuto uscire dall’edificio. E non si può uscire da Bruxelles neanche in macchina. 

[kaltura-widget uiconfid=”30012024″ entryid=”0_0v15q4w5″ width=”500″ height=”444″ /]

Alle 14.30 Affronte ha aggiornato la situazione sul suo profilo Facebook: “Più tranquilli adesso. Il Parlamento non è più bloccato anche se le attività sono sospese.

Quando è scoppiato il caos invece Tamara Antonioli, giornalista dell’ufficio stampa del comune di Rimini, stava proprio ripartendo dopo alcuni giorni a Bruxelles. Insieme ad altri passeggeri ha raggiunto in pullman lo scalo di Charleroi. Il suo volo di ritorno dovrebbe partire poco prima delle 13. “Ho sentito di quello che stava accadendo quando sono uscita di casa – racconta – ma avevate più notizie in Italia di noi qui”.

[kaltura-widget uiconfid=”30012024″ entryid=”0_gbs9604a” width=”501″ height=”445″ /]

Tamara è riuscita a rientrare in Italia intorno alle 17.

Linee telefoniche comprensibilmente intasate e tanta preoccupazione a Bruxelles. Meri Di Nubila, riminese che da tempo lavora nella sala di crisi della Commissione Europea, spiega fuori onda a Tempo Reale di essere impegnata nel contattare i colleghi d’ufficio per sincerarsi delle loro condizioni. In serata aggiunge: “E’ da un anno che non prendo la metro perché non mi pare per nulla sicura. Molte stazioni sono senza controlli e non ci sono neppure sbarre per tickets. Quindi anche se fa freddo, anche oggi ho scelto di andare in vespa. I colleghi sono stati evacuati perché Malbeek passa sotto i nostri uffici e si temeva molto peggio. Altri vicini sono stati trattenuti per non fare uscire gente in strada e permettere i soccorsi in modo più agile. La situazione è stressante, ma i belgi erano prontissimi. Ad ogni modo, vivo vicino ad uno ospedale e ci sono ancor sirene da questa mattina. Pesante. Ma il mio pensiero va sempre a chi vive tutta la vita cosi. Incredibile come non impazzire.”

Dalla Regione Emilia Romagna fanno sapere che non c’è stata alcuna conseguenza, in seguito agli attentati di questa mattina, per i dipendenti e i collaboratori impiegati presso la sede europea. Il presidente Stefano Bonaccini, in costante contatto con i referenti dell’Ufficio di Bruxelles, esprime “sgomento e profondo dolore per quanto è successo. Ci stringiamo alle famiglie delle vittime e dei feriti e a tutti i cittadini di Bruxelles, che stanno vivendo momenti di angoscia e terrore”.

Sempre dalla Regione arriva una nota del Movimento 5 Stelle“Siamo vicini alle famiglie delle vittime – spiega Gianluca Sassi, capogruppo regionale del M5S – a cui vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà. Purtroppo ci troviamo di fronte, soltanto pochi mesi dopo quanto successo a Parigi, ad immagini di devastazione e morte nel cuore dell’Europa ma la nostra risposta deve trovarci uniti. Chi cerca con la violenza e il terrore di portare avanti le proprie battaglie non può e non deve vincere”.

Bandiere a mezz’asta in Assemblea legislativa regionale in segno di lutto per le vittime degli attentati di Bruxelles, con l’Aula che ha osservato un minuto di silenzio. Assemblea e Giunta hanno deciso di aderire al presidio di solidarietà che si svolgerà domani, mercoledì 23 marzo, alle 18.30, in Piazza del Nettuno a Bologna.

bandiere a mezz'asta e minuto di silenzio in assemblea legislativa“Viviamo momenti molto difficili– ha affermato il vicepresidente Fabio Rainieri aprendo i lavori della seduta assembleare pomeridiana-. Le notizie che si susseguono da Bruxelles da questa mattina suscitano allarme e tanta rabbia. Come hanno già fatto la presidente dell’Assemblea legislativa, Saliera, e il presidente della Giunta, Bonaccini, condanniamo ogni forma di barbara violenza e ci stringiamo alle famiglie delle vittime”. “E’ il momento della fermezza– ha proseguito Rainieri- non bisogna arrendersi al terrore e per questo abbiamo aderito al presidio di solidarietà e unità che si svolgerà domani pomeriggio alle 18.30 a Bologna”.

seguono aggiornamenti

Meteo Rimini
booked.net