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Cultura Valle dell'Uso

Rete Remus, a sistema dieci musei dei fiumi Valmarecchia e Uso

In foto: il museo etnografico di Santarcangelo
il museo etnografico di Santarcangelo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 27 mar 2016 15:26 ~ ultimo agg. 26 mar 15:34
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I Comuni di Santarcangelo, Bellaria Igea Marina, Poggio Torriana e Verucchio rilanciano l’attività della rete museale ReMus con un nuovo protocollo d’intesa. Pochi giorni fa la Giunta comunale di Santarcangelo  ha approvato il protocollo che punta a un coordinamento dell’offerta culturale attraverso la promozione di attività scientifiche e didattiche comuni e l’individuazione di itinerari e percorsi di visita integrati.

L’organizzazione di reti museali è auspicata in ambito regionale e nazionale quale occasione per l’integrazione dell’offerta culturale e turistica, per la crescita delle professionalità impegnate attraverso il reciproco scambio e condivisione, per la ricerca di sinergie funzionali, per la realizzazione, cura e sostegno di progetti integrati. È sulla base di questi presupposti che le quattro Amministrazioni hanno ritenuto di istituire la rete museale dei fiumi Marecchia e Uso (ReMus) comprendente dieci istituti museali:

– Museo La Casa Rossa di Alfredo Panzini (Comune di Bellaria Igea Marina)
– Museo delle Conchiglie, Torre Saracena (Comune di Bellaria Igea Marina)
– Museo della Radio d’epoca (Comune di Bellaria Igea Marina)
– Museo del Turismo e delle tradizioni (Comune di Bellaria Igea Marina)
– MET, Museo Etnografico (Comune di Santarcangelo di Romagna)
– MUSAS, Museo storico-archeologico (Comune di Santarcangelo di Romagna)
– Museo Mulino Sapignoli (Comune di Poggio Torriana)
– NATE’, Museo della natura e della tessitura (Comune di Poggio Torriana)
– Museo del miele (Comune di Poggio Torriana)
– Museo Civico Archeologico (Comune di Verucchio)

Le finalità della rete, recita una nota, riguardano la valorizzazione dei musei e dei relativi territori e patrimoni storici, culturali e naturalistici attraverso la realizzazione di azioni coordinate e comuni. Tali azioni saranno indirizzate all’offerta di accesso ai musei, alla valorizzazione e promozione dei beni culturali, alla didattica museale e all’offerta turistica, alla realizzazione di progetti comuni di rete da sottoporre ad enti e istituti sovraordinati. La rete ha lo scopo di valorizzare e promuovere i musei nella loro adesione al coordinamento e attraverso azioni comuni nel rispetto delle singole autonomie gestionali e scientifiche.

Le amministrazioni comunali aderenti alla rete hanno designato il Comune di Santarcangelo quale comune capofila al quale è delegata la presentazione, a nome delle rete, di progetti e richiesta di contributi presso enti sovraordinati, nonché la relativa rendicontazione.

Un’altra novità riguarda la possibilità per i musei privati di partecipare alla rete ReMus. Oltre ai “musei titolari” – vale a dire quelli riconducibili alle Amministrazioni comunali che hanno firmato l’atto costitutivo e a quelle che aderiranno al protocollo d’intesa in un secondo momento – anche le istituzioni private possono collaborare con la rete come “musei partecipanti” su specifiche attività e progetti, concordando di volta in volta forme e modalità di adesione.