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Politica Rimini

Progetto Rimini alla finestra: a fianco del centrodestra, sempre che ne sia uno

In foto: il logo di Progetto Rimini
il logo di Progetto Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 10 mar 2016 12:05 ~ ultimo agg. 12:05
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“Si è deciso di non decidere”. Questo in sintesi è l’atteggiamento che intende tenere Progetto Rimini, dopo la verifica interna, convocata per analizzare quale nuova posizione assumere  in vista delle prossime Elezioni comunali, dopo il fallimento del tentativo di riunire intorno ad una candidatura forte ed unica tutte le forze del centro-destra e alcune liste civiche.

“Tutto dipende da come evolverà il quadro politico, che come si vede in questo momento è assai confuso e altrettanto contradditorio”, sottolinea il coordinatore Natale Arcuri. “Ogni nostra ulteriore decisione  è subordinata ad una eventuale scomposizione e ricomposizione dei poli  che, dopo le parole pronunciate dai vari e numerosi referenti politici del centro-destra , sembra oggettivamente sempre più lontana”. “E’ chiaro però che in questa attesa non staremo immobili, continueremo la nostra azione di contatto e di ricerca di una possibile soluzione da poter abbracciare o sostenere. Aspettiamo che si chiarisca il quadro della situazione sia nel centro destra sia nel centrosinistra, poi sarà più agevole fare qualsiasi scelta”. “Spero che a nessuno venga in mente”, chiarisce Arcuri,  “di dare una lettura bipolare a questa nostra posizione,  per cui noi cambieremmo semplicemente collocazione passando da un polo ad un altro. La prospettiva di essere alleati  del centro-destra è per noi , ad oggi, prioritaria, e strettamente legata all’evoluzione del quadro politico, anche in riferimento ad eventuali rivoluzioni in casa Pd”“Quello che sta avvenendo  nel centro-destra non ci induce certo all’ ottimismo. Fallita e definitivamente accantonata ogni ipotesi di dare vita ad una  coalizione unica che per noi  era la condizione necessaria per l’avvio di qualsiasi percorso unitario,  è in questo momento inutile anticipare troppo i tempi, noi lavoriamo per modificare questo quadro, anche se pensiamo che si sia messa in moto una dinamica di frammentazione difficile da fermare. Certo, se alla fine tutta questa incapacità e questo imbarazzante pressapochismo  che gravano sui partiti di centro-destra  portassero alla riproduzione dell’esperienza del 2011, Progetto Rimini non vedrebbe più ragioni per una sua discesa in campo al fianco di nessuno di questi attori. Il nostro tentativo di creare un bipolarismo – conclude Arcuri – aveva una sua coerenza e una sua ragione d’essere  e non rinneghiamo affatto questa scelta che era la sola e la più adatta al nostro progetto di ridare slancio e futuro alla città”.