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Turismo 2015. In Riviera 37,5 milioni di presenze, +3,2%

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di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 10 feb 2016 16:07 ~ ultimo agg. 18:03
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Un anno da 46 milioni di presenze in Regione, oltre 37 milioni e mezzo dei quali sulla Riviera Romagnola. Per l’assessore regionale Andrea Corsini si tratta di  “un anno da incorniciare”.  In termini assoluti c’è stato un incremento complessivo di presenze che ha superato il milione e mezzo.

Corsini ha commentato i dati definitivi dell’anno prendendo in considerazione le varie realtà turistiche: dalle città d’arte, alle terme, dall’Appennino alla Riviera adriatica. In particolare quest’ultima ha chiuso l’anno con un aumento del 5,9% degli arrivi (5.584.000) e del 3,2% delle presenze (37.510.000).

I buoni risultati del 2015 per arrivi e presenze rappresentano un punto di partenza dopo anni di stagnazione – sottolinea Corsini -. Questi dati ci devono stimolare ad agire con più forza ed efficacia sui mercati internazionali, incentivando la quota di incoming dai paesi esteri”.

Al netto del calo del movimento turistico russo, l’aumento della componente estera in Riviera è stimabile in circa il +2,4% degli arrivi ed il +2,6% delle presenze.
Tutte le località hanno registrato un ritorno degli italiani e, per quanto riguarda i turisti stranieri, si è registrata la ripresa del mercato tedesco (+3,5%) con punte del +9% di domanda extralberghiera di lingua tedesca per i luoghi di vacanza dei Lidi Ravennati e di Comacchio. In crescita gli arrivi dalla Svizzera (+4,9%) grazie anche al rafforzamento del franco; visibile l’aumento di turisti in arrivo dalla Francia (+6,3%); trend positivo (+7%) della domanda di alberghi di lusso e super lusso (soprattutto 4 e 5 stelle) da viaggiatori di alcune nazioni dell’Est Europa (come Ungheria e Repubblica Ceca) a cui si è aggiunto un movimento positivo di turisti polacchi (+4,5%).

Da notare però che la buona performance del mercato straniero è legata in particolare alle presenze registrate dagli hotel di categoria superiore e dal livello di internazionalizzazione della zona Nord della costa emiliano-romagnola, e non del riminese