Ritardi contributi nevone. Regione: termini prorogati per evitare decadenza
Termini prorogati proprio per evitare la decadenza delle richieste. I ritardi nell’erogazione dei contributi a privati e imprese per i danni causati dalle eccezionali nevicate che nel febbraio 2012 colpirono l’Emilia-Romagna, in particolare le province di Forlì-Cesena e Rimini, sono stati oggetto del question time rivolto alla Giunta da Massimiliano Pompignoli (Ln) nel corso della seduta di oggi dell’Assemblea legislativa. Il consigliere ha ricordato l’ammontare complessivo dei fondi stanziati: 12 milioni e 835 mila euro.
A Pompignoli, che ha rimarcato “un’evidente impasse burocratico-amministrativa da parte dell’Amministrazione regionale”, sollecitando la Giunta “a procedere celermente, in particolare a favore delle tante imprese messe in ginocchio dal ‘nevone’”, ha risposto l’assessore alle Attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma, Palma Costi.
La Costi ha spiegato come “l’esecutivo regionale, in linea con le prescrizioni della Commissione europea, abbia prorogato termini e modalità per la presentazione delle richieste di risarcimento danni perché molti aventi diritto non avevano nemmeno iniziato i lavori o non avevano ancora presentato il rendiconto delle spese sostenute”. La proroga, pertanto, “che avvia modalità di risarcimento con il regime dei de minimis, è stata decisa proprio per evitare la decadenza delle richieste”.
“Se la Giunta si è mossa per prorogare i termini per la presentazione delle domande – controreplica Pompignoli ricordando come la UE avesse dato come scadenza per l’erogazione dei contributi febbraio-marzo 2016 – dall’altro lato registriamo i ritardi negli adempimenti burocratici regionali. Il fatto è che, dopo 4 anni, i risarcimenti non sono arrivati. Qualcosa non ha funzionato, evidentemente, e a tutt’oggi nessun contributo promesso è stato erogato.»