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Attualità Rimini

Intitolata al piccolo Aylan la nuova Casa dell'Intercultura di via Toni

In foto: il taglio del nastro della casa dell'intercultura
il taglio del nastro della casa dell'intercultura
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 21 feb 2016 12:40
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E’ stata inaugurata sabato pomeriggio la nuova “Casa dell’intercultura” di via Toni a Rimini. La struttura è stata dedicata al piccolo Aylan Kurdi, il bimbo curdo di tre anni vittima simbolo della tragedia dei migranti. Aylan insieme alla sua famiglia si era imbarcato per cercare una vita migliore in Europa ma il sogno si è infranto sulle scogliere di Kos, in Grecia, e l’immagine del suo corpicino ha fatto il giro del mondo.casa inter 2
La nuova sede della “Casa dell’intercultura”, a lui dedicata, si trova nel complesso abitativo pubblico di Via Toni. Sabato all’inaugurazione erano presenti associazioni di volontariato, abitanti del nuovo quartiere il vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini, Gloria Lisi.

Nell’occasione sono state presentate le attività in calendario per l’anno nuovo: la scuola di lingua italiana adulti , le attività di aiuto allo studio per i ragazzi , lo sportello front-office e rete assistenza cittadini Extra UE , lo sportello dell’assistente in famiglia, lo sportello Come Casa, lo sportello servizio civile, il laboratorio di autobiografia.

“Un momento emozionante – commenta Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini – insieme ai cittadini del quartiere, ai tanti volontari e rappresentanti delle diverse comunità presenti nella nostra città. La nuova sede è all’interno della struttura di edilizia residenziale pubblica di via Toni, inaugurata solo qualche mese fa e che oggi è vissuta dalle tante famiglie assegnatarie. Questa sede sarà utilizzata per attività sociali ed educative dell’intercultura ma anche dal quartiere stesso. Un progetto innovativo che porta dentro la città, in una zona centrale, un modo nuovo e all’avanguardia di intendere la vita sociale , l’associazionismo civico e l’edilizia pubblica”.