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“Firmo quindi sono”. proseguono gli incontri a Roma

Diritto alla firma. "Firmo quindi sono" incontra l'Amministrazione Comunale

Simone Parma

Nuovo incontro ieri a Roma per i promotori della campagna “Firmo quindi sono” per introdurre forme di firma digitale a uso di chi è impossibilitato a firmare nel modo tradizionale. Gli interlocutori questa volta erano i responsabili dell’Agenzia per l’Italia Digitale, sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Un incontro molto produttivo”, commenta Grazia Zavatta, madre di Simone Parma, il disabile riminese recentemente scomparso che aveva lanciato l’iniziativa.  “L’iniziativa di Simone “Firmo quindi sono” ha destato molto interesse e la seria volontà di trovare al più presto la soluzione al problema. Sono state valutate diverse proposte, alcune con attuazione immediata mentre, per altre, necessita un terzo incontro, già previsto per fine marzo con gli esperti giuridici ieri assenti per impegni istituzionali già assunti precedentemente”.

Da grazia Zavatta ringraziamenti a Carlo Giacobini, direttore di HandyLex, “che pur non potendo fisicamente partecipare ieri all’incontro, ha fatto sentire la sua voce inviando a tutti i parlamentari e non interessati all’iniziativa di Simone, una dettagliata relazione che verrà prossimamente approfondita nell’incontro di fine marzo”. Molto interesse hanno suscitato anche il logo ideato da Simone e le proposte sviluppate con tre figure ben distinte (impronta digitale, sistemi informatici, timbro).

Ringraziamenti anche Lucia Zavatta e Chiara Valloni “che hanno riportato su carta prima e in digitale poi, le volontà di Simone, volontà che hanno sempre avuto lo scopo di far riconoscere l’autodeterminazione delle persone con disabilità fisiche”, a Daniele Cicchetti (Ass. UILDM), Ivan Innocenti (Ass. Luca Coscioni) “e le Associazioni di appartenenza che mi accompagnano e mi sostengono in questa battaglia”.